Giuseppe Conte è stato ospite a ‘DiMartedì’ in tv: durante il confronto con il conduttore, una domanda lo ha mandato su di giri.
Non sono certo giorni di clima sereno per Giuseppe Conte e il M5S. In modo particolare dopo le accuse della Premier Giorgia Meloni relative al Mes e la replica del leader del movimento pentastellato con tanto di richiesta del giurì d’onore. Di questo e non solo si è parlato nell’ultima puntata di ‘DiMartedì’ su La7. Una domanda del conduttore, però, ha generato la forte reazione del politico.
Conte perde le staffe in tv
Conte, da giorni, sostiene che la Premier Meloni abbia mentito in Parlamento, dicendo che il governo 5 Stelle abbia dato, all’epoca, via libera al Mes nel gennaio 2021, quando proprio l’attuale leader del Movimento era dimissionario. Sul tema, la posizione non è cambiata: “Ha accumulato una sequela di menzogne davvero impressionante, ha detto che non c’è stato dibattito parlamentare, che abbiamo agito con il favore delle tenebre e quando eravamo dimissionari con gli scatoloni già pronti. È una sequela così dolosamente preordinata di menzogne che ne risponderà davanti ad una commissione”.
Eppure, il conduttore, Floris, ci ha voluto vedere chiaro con una domanda molto precisa: “Ma è vero o no che il Mes l’ha fatto firmare dopo che si era dimesso?”.
Da qui la durissima risposta con Conte che ha perso le staffe: “Ma stiamo scherzando, c’è stato un dibattito parlamentare nel dicembre 2020 e anche quell’ordine, meramente esecutivo e dato da Di Maio al rappresentante, è stato fatto quando eravamo ancora al governo, prima delle dimissioni”.
L’affondo è poi proseguito da parte dell’attuale leader pentastellato: “È il metodo Delmastro, sono andati lì a cercare nei cassetti dei vari ministeri qualche foglio che pensavano compromettente, non lo sanno neppure leggere, neppure le date, e lo hanno utilizzato per colpire un avversario politico. Sono menzogne di cui risponderà […]”.
La richiesta del giurì d’onore
Risposte che potrebbero arrivare dal giurì d’onore richiesto, proprio nei giorni scorsi, da Conte. Infatti, il leader del M5S aveva annunciato di aver “consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un Giurì d’onore” per “accertare le menzogne denigratorie del presidente del Consiglio” a proposito del Mes.
Per quanto riguarda il giurì d’onore, il Regolamento della Camera, all’articolo 58, prevede tale strumento che si dovrà svolgere “quando un deputato sia accusato di fatti che ledano la sua onorabilità”. Esso permette al diretto interessato di “chiedere al Presidente della Camera di nominare una Commissione la quale giudichi la fondatezza dell’accusa”.