Conte prende tempo sul Mes per ‘difendere’ il Recovery fund

Conte prende tempo sul Mes per ‘difendere’ il Recovery fund

Capitolo Mes, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte prende tempo. Il premier vuole chiudere prima la partita sul Recovery fund.

Nonostante le pressioni nazionali e internazionali, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prende tempo sul Mes. La sensazione è che il premier non voglia muovere un pezzo importante sulla scacchiera europea.

La ‘difesa’ del Recovery fund

Il Re(covery fund) è ben protetto. Conte si è arroccato facendo sapere di ritenere inadeguati gli aiuti standard dell’Ue. La strategia ha funzionato. Prima la Germania e poi la Commissione europea hanno aperto al Recovery fund. Ma la partita non è finita. Gli Stati frugali chiedono la revisione della proposta di Bruxelles, ma Conte ha fatto sapere di non essere disposto ad accettare passi indietro.

Euro risparmi

Conte rinvia le discussioni sul Mes

Aprire al Mes prima della fine della trattativa europea significherebbe spostare un pezzo importante sulla scacchiera, aprendo per la prima volta uno spazio per uno scacco. Uno scacco matto se i Paesi del Nord dovessero muovere bene i propri pezzi. Per questo motivo Conte non è intenzionato ad aprire la scacchiera. Il concetto di fondo è semplice. Prima ci si assicura i soldi del Recovery fund, poi su ragiona sulle altre misure.

Ma per il Pd (ma anche per Italia Viva e Forza Italia) il tempo stringe. I fondi del Mes vanno richiesti e sbloccati nel minor tempo possibile. Nicola Zingaretti ha anche presentato un suo piano di riforme da avviare con i soldi legati al fondo Salva-Stati, quindi senza toccare il Recovery fund.

La sensazione è che Conte non sia contrario al Mes. Semplicemente vuole giocare d’attesa. Se così fosse si aprirebbe il problema politico interno. Il Movimento 5 stelle di Mes non vuole sentirne parlare e ribadisce con Vito Crimi il suo No incondizionato.

Giuseppe Conte

Scintille tra Pd e M5s

La riflessione di Zingaretti sul Corriere della Sera, i famosi motivi per dire sì al Mes, hanno toccato i nervi scoperti all’interno della maggioranza. La giornata del 29 giugno è stata caratterizzata dal botta e risposta tra dem e pentastellati. Nel silenzio di Conte, che dovrà mediare tra posizioni contrastanti nella maggioranza.

Ma questa volta è difficile arrivare a un compromesso. Presto o tardi la questione Mes si deciderà con un voto in Aula. A quel punto passerà la linea del sì o quella del no. Con il rischio, al momento concreto, che la maggioranza possa spaccarsi proprio sotto gli occhi delle opposizioni.

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