Conte preoccupato dal contrasto tra Lega e Movimento Cinque Stelle
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte non si fida: contatti con Mattarella

Giuseppe Conte

Conte preoccupato dal contrasto tra le Lega e il MoVimento Cinque Stelle. Salvini prova ad abbassare i toni, Mattarella monitora la situazione con attenzione.

Il premier Giuseppe Conte è preoccupato dal contrasto tra Lega e Movimento Cinque Stelle. O meglio dai contrasti, perché di carne al fuoco questa volta ce n’è davvero tanta e i rischi che possano esserci ripercussioni sull’esecutivo sembrano concreti.

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Scintille tra Salvini e Di Maio

Matteo Salvini ha attaccato Di Maio accusando il MoVimento di aver tradito gli italiani accettando di governare con il Partito democratico. A Bruxelles. Il leader dei pentastellati ha risposto con una infuocata diretta Facebook nella quale ha risposto punto su punto alle accuse del collega vicepremier ventilando la fine dell’esperienza di governo. Ovviamente attribuita alla Lega.

Giuseppe Conte Matteo Salvini Luigi Di Maio
Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

Giuseppe Conte preoccupato dal contrasto tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle

E in questo c’è Giuseppe Conte. Il premier nei giorni caldi delle elezioni europee (subito dopo il voto) aveva indetto una conferenza stampa dettando le regole di ingaggio. Vicepremier e ministri devono collaborare. Non si tira a campare, si lavora e si collabora per gli italiani. O si va a casa. E dopo la quiete, durata qualche settimana, è tornata ad infuriare la tempesta.

Giuseppe Conte
Roma 20/06/2018 – Il Presidente del Consiglio dei Ministri incontra il Presidente del Consiglio Europeo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte

Il caso russo

Il premier Conte sa però che questa volta l’atteggiamento della Lega potrebbe essere tutto politico. Il Carroccio è sotto la lente di ingrandimento per i casi dei presunti fondi provenienti da Mosca. Un polverone mediatico più grande consente ai leghisti di mantenere intatto il proprio potere. O meglio il presunto potere, visto che l’Europa ha deciso di mettere all’angolo la Lega preferendo il Pd e godendosi il voto del MoVimento Cinque Stelle.

Il passo indietro di Giorgetti: rinuncia alla Commissione europea

Dal Carroccio sono arrivati i primi segnali di distensione con Giorgetti che ha fatto un passo indietro per quanto riguarda un post nella Commissione europea. L’ipotesi del voto anticipato deve essere balzata nella testa di qualche leghista, ma il problema principale al momento è legato alla questione russa. Salvini non ha nascosto la sua idea alla stampa: dietro il caso c’è un sistema ben organizzato. Conviene affrontare questo sistema a Ministro dell’Interno o da leader politico in campagna elettorale?

Le opposizioni si muovono

Una delle conseguenze di questa infinita crisi mediatica e diplomatica all’interno della maggioranza è che Conte e la Lega sono sempre più distanti Il capo del governo andrà in Senato il 24 luglio a riferire su Moscopoli e, secondo alcuni esponenti del Carroccio, avrebbe avuto contatti con Nicola Zingaretti.

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ultimo aggiornamento: 20 Luglio 2019 15:24

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