Conte: “Qualcuno vuole il M5S fuori dal governo”

Conte: “Qualcuno vuole il M5S fuori dal governo”

Il leader del Movimento 5 Stelle esprime i suoi dubbi e le sue preoccupazioni riguardo alla permanenza del partito nel governo.

Le cose non si mettono bene per i grillini che sembra abbiano tirato troppo la corda all’interno della maggioranza nell’ultimo periodo, soprattutto dall’inizio della guerra in Ucraina. Il leader pentastellato Giuseppe Conte si sente perseguitato tra affronti e ricatti e inizia a sentire minacciata la presenza del M5S all’interno del governo.

Inizio ad avere dubbi che ci sia qualcuno che voglia spingere il Movimento fuori dal governo” annuncia sospettoso Conte. Il M5S che ora sta affrontando in prima persona il caso Petrocelli sta combattendo contro tutte le critiche e i terribili affronti. Gli ultimi scontri tra Conte e il premier Draghi hanno riguardato la possibilità della costruzione dell’inceneritore a Roma, norma inserita nel decreto aiuti. Questo ha provocato una reazione furibonda dell’avvocato che l’ha presa come un ricatto.

Ieri inoltre nel suo discorso alla plenaria di Strasburgo Draghi ha detto senza mezzi termini che il Superbonus 110% è una misura che non condivide perché grava troppo sulle spese e crea troppe frodi. La misura era stata voluta principalmente dal Movimento 5 stelle che ha ricevuto queste critiche come un affronto al partito.

Giuseppe Conte

“Chi ci vuole fuori lo dica chiaramente”

Per questo, ora Conte si sente perseguitato da chi secondo l’ex avvocato vorrebbe far fuori il Movimento. E’ quanto dichiara alla presentazione della scuola politica del M5S. Inoltre, l’ex premier spinge affinché chi vuole il M5S fuori dal governo a palesarsi. “Se è questa l’intenzione, lo dicano chiaramente” afferma per una questione di “rispetto per 11 milioni di cittadini che hanno votato il Movimento” nel lontano 2018. Conte spera inoltre che non sia chiesta la fiducia al decreto. “La fiducia semmai la chiediamo noi” ha puntualizzato.

Un altro tasto scottante per Conte è l’alleanza con il Pd con il quale ancora deve avvenire un reale incontro per “capire quale sia l’orientamento perché chi vuole lavorare con noi deve sapere che ci sono principi non negoziabili” precisa il leader del Movimento in riferimento anche al riarmo.