La premier Giorgia Meloni è stata contestata al suo arrivo al Festival dell’Economia di Trento con urla e slogan.
Al suo arrivo al Teatro Sociale di Trento per un’intervista con Maria Latella, la premier Giorgia Meloni è stata accolta da un gruppo di manifestanti. Nonostante qualche applauso, le proteste sono state dominanti, con urla di “Torna a casa” e “Assassina”. I manifestanti si sono radunati in piazza Dante, esibendo striscioni contro la guerra e il governo. La Questura aveva previsto un dispositivo di sicurezza rafforzato, chiudendo la piazza retrostante la sede dell’evento.
Gli interventi della Premier Meloni al Festival
Durante l’intervista con Maria Latella, Giorgia Meloni ha affrontato vari temi di attualità. Ha parlato del Redditometro, spiegando di aver sospeso la norma per poterla rivedere meglio. La premier ha sottolineato che è necessario colpire la grande evasione fiscale senza vessare i cittadini comuni, dichiarando che il 2023 è stato un anno record nel recupero dell’evasione fiscale in Italia, grazie anche ai versamenti spontanei.
Riguardo al Superbonus, Meloni ha giustificato la stretta economica, sostenendo che la misura era necessaria per evitare un’emorragia finanziaria. Con costi pari a 220 miliardi di euro per ristrutturare solo il 4% degli immobili, una stretta era indispensabile per mantenere i conti sotto controllo. “Io non ho bisogno di fare cassa, ma di limitare l’emorragia perché i nostri conti non la reggono e non produce quanto promesso a livello di Pil”. Afferma la premier.
La riforma del premierato
La premier ha ribadito l’importanza della riforma del premierato, definendola necessaria per l’Italia e dichiarando che non intende “scaldare la sedia” ma portare avanti riforme significative. Ha lanciato un attacco alla segretaria del PD, Elly Schlein, riguardo ai salari e al salario minimo, evidenziando che, sotto il suo governo, i lavoratori in attesa del rinnovo contrattuale sono diminuiti dal 54% al 35%.
Sul salario minimo, Meloni ha espresso il timore che potrebbe non rispondere alle esigenze reali, considerando che molti contratti sindacali già prevedono una retribuzione superiore ai 9 euro l’ora.
“Quante possibilità ci sono che siano più i lavoratori che vedono abbassarsi il salario rispetto a quelli che se lo vedrebbero aumentati“. confessa la premier
La premier ha risposto alle critiche dell’Unione Europea riguardo all’assegno unico, affermando che le richieste dell’UE renderebbero difficile mantenere questa misura, che rischierebbe di essere soggetta a truffe. Ha negato l’esistenza di una “Tele-Meloni”, affermando che al Tg1 è meno presente rispetto ai suoi predecessori e sottolineando che il problema non è l’esistenza di Tele-Meloni, ma l’assenza di Tele-PD.
Infine, Meloni ha aperto alla collaborazione con Marine Le Pen per le elezioni europee, riconoscendo punti comuni ma garantendo che non ci sarà alcuna unificazione tra il partito dei Conservatori e ID.