Cop 27, arriva la denuncia: “Chi inquina di più, paghi”

Cop 27, arriva la denuncia: “Chi inquina di più, paghi”

La denuncia dei Paesi del sud del mondo in occasione del summit Cop 27: “I Paesi che inquinano di più paghino”.

Via alla conferenza Cop 27 a Sharm el Sheik, in Egitto, l’evento mondiale a cui ha preso parte anche la neo premier di estrema destra Giorgia Meloni. Il tema cardine della conferenza è il cambiamento climatico a cui negli ultimi anni stiamo assistendo, causa di importanti disastri ambientali.

Per la conferenza sono giunti in Egitto circa 30 mila partecipanti. I principali leader si sono riuniti per discutere sulle problematiche legate al riscaldamento globale e all’inquinamento prodotto dalle emissioni nocive. Inoltre, una parte della conferenza del Cop 27 è stata dedicata alle proposte per risolvere il problema dei cambiamenti climatici.

Le tematiche da discutere

Tra le varie questioni discusse, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la mitigazione delle ripercussioni negative, i danni causati dal cambiamento climatico e i possibili finanziamenti. In particolar modo è stata discussa la “questione meridionale”, a cui è seguita una denuncia. Secondo i Paesi del sud del mondo, “chi inquina di più, paga”.

I Paesi del sud del mondo hanno richiesto a gran voce che i Paesi più industrializzati, responsabili in maniera superiore dell’inquinamento prodotto del mondo, paghino per i danni arrecati all’ambiente. William Ruto, presidente del Kenya, ha dichiarato in sede di conferenza: “L’Africa contribuisce a meno del 3% dell’inquinamento responsabile del cambiamento climatico. Ma è la più colpita dalla crisi che ne consegue. È quindi giusto e opportuno che questa conferenza prenda le misure necessarie per riconoscere le esigenze e le circostanze particolari dell’Africa”.

Il primo ministro delle Barbados, Mia Amor Mottley, ha rimarcato la presenza di frequenti disastri ambientali nelle Barbados proprio a causa dell’inquinamento prodotto dai Paesi più industrializzati. “La nostra capacità di accedere alle auto elettriche, o alle batterie, o ai pannelli fotovoltaici è limitata da quei Paesi che hanno una presenza dominante e possono produrre per sé stessi. Il Sud globale rimane alla mercé del Nord globale su questi temi”, ha dichiarato Mottley.

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