Coprifuoco, arriva la svolta. Il piano di Draghi per le riaperture

Coprifuoco, arriva la svolta. Il piano di Draghi per le riaperture

Il rilancio del turismo e il primo intervento sul coprifuoco, il piano di Draghi per le riaperture “con prudenza”.

Nella giornata dell’8 maggio il Presidente del Consiglio Mario Draghi è tornato a parlare delle riaperture confermando che l’intenzione è quella di procedere con un progressivo ma prudente allentamento delle misure restrittive. E il piano di Draghi per le riaperture passa inevitabilmente per il coprifuoco, uno dei temi che ha diviso la maggioranza di governo nelle ultime settimana.

Mario Draghi

La discussione sul coprifuoco: la prima svolta nella seconda metà del mese di maggio

L’andamento epidemiologico indica la via al governo. Il coprifuoco sarà rivisto e con ogni probabilità posticipato. La prossimo settimana il governo si confronterà sulle riaperture e farà il punto della situazione. Le nuove misure non calendarizzate nel decreto Riaperture dovrebbero entrare in vigore dal 17 maggio, quindi dalla giornata di lunedì.

Dal 17 maggio quindi il coprifuoco dovrebbe essere posticipato. L’orario di inizio dovrebbe essere ritardato in un’ora o due, quindi il divieto di circolazione scatterebbe alle 23.00 o a mezzanotte. Toccherà al premier Draghi trovare un punto di caduta tra le diverse anime del governo. Gli estremi sono coprifuoco dalle 23.00 e cancellazione della misura già da metà maggio. Con ogni probabilità si procederà con uno slittamento a mezzanotte e poi con la cancellazione della misura a giugno.

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Il piano di Draghi per le riaperture

Io voglio riaprire ma bisogna farlo in sicurezza“, ha confermato il Presidente del Consiglio indicando la via: riaprire in sicurezza. Rilanciare l’economia senza perdere di vista i numeri dell’emergenza, che sono la bussola di questa pandemia.

Mario Draghi quindi vuole procedere spedito sulla via delle riaperture ma avverte che per farlo bisogna usare la testa, bisogna comportarsi in modo intelligente. In ballo c’è la stagione estiva. In poche parole in ballo ci sono le sorti del settore del turismo. Nel caso in cui l’Italia dovesse fare un passo falso e dovesse richiudere in piena estate, il settore del turismo colerebbe a picco. L’ipotesi peggiore è remota, remotissima. Ma il rischio c’è e per questo motivo bisogna continuare a vigilare, a monitorare la situazione.

Dal punto di vista pratico, da metà maggio come visto il coprifuoco sarà rivisto. Dal 15 maggio inoltre i cittadini europei potranno venire in Italia senza dover trascorrere 5 giorni in quarantena. Gli italiani potranno spostarsi anche per turismo con il Green Pass. Inoltre Mario Draghi ha chiesto all’Europa di stringere i tempi per il pass europeo. Il tutto senza dimenticare la campagna di vaccinazione, che deve essere ulteriormente rafforzata.

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“Io voglio riaprire”

“I dati sono abbastanza incoraggianti. Il 90% di coloro che han più di 80 anni e più di 90 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, quasi il 70% di quelli che hanno più di 70 anni hanno ricevuto una dose: è molto importante”, ha dichiarato Mario Draghi.

“Dal famoso 26 aprile, il giorno delle riaperture, al 7 maggio il numero di ricoveri in terapia intensiva è calato di oltre il 20%, il tasso di positività è sceso dal 5,8 al 3,2, anche le vittime, sono tante ancora ma sono in forte diminuzione”.

“Io voglio riaprire, che le persone tornino fuori a lavorare, a stare insieme, a divertirsi. Ma bisogna farlo in sicurezza, calcolando bene il rischio che si corre. I dati sono incoraggianti […]. Se l’andamento dovesse continuare in questa direzione la cabina di regia procederà ad altre aperture. L’importante è essere graduali ed essere prudenti. Aspettiamo la riapertura alla stagione turistica”