I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 14 al 20 dicembre. Rallenta ancora la curva.

ROMA – Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 14 al 20 dicembre. Continua a piegarsi la curva nel nostro Paese. Per la prima volta da inizio seconda ondata il tasso settimanale di positività è sceso sotto il 10%. Diminuiscono ancora una volta i ricoveri e le terapie intensive e i morti per la seconda settimana consecutiva sono inferiori rispetto ai sette giorni precedenti.

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 14 al 20 dicembre

Sono 112.086 i nuovi casi con 1.144.678 tamponi. Un calo di poco più di 2mila unità rispetto alla scorsa settimana, a fronte di un incremento dei test (sette giorni fa erano 1.090.062). Dati che hanno portato il tasso di positività ad essere del 9,7% (settimana scorsa era del 10,4%).

L’altra conferma arriva dai morti. Per la seconda settimana consecutiva la crescita è inferiore rispetto al dato precedente. Dal 14 al 20 dicembre hanno perso la vita 4.279 persone. Un numero più basso rispetto ai 4.442 di sette giorni fa. Diminuiscono i pazienti in terapia intensiva. Sono -415 i pazienti presenti in rianimazione. Una riduzione superiore rispetto a quella di sette giorni fa quando erano stati solo 296 unità. L’unico dato più basso rispetto alla scorsa settimana è quello dei ricoveri ordinari. In questi ultimi sette giorni sono diminuiti di 2.577 unità, a differenza di 2.656 della settimana dal 7 al 13 dicembre.

Coronavirus

Coronavirus, la curva rallenta

I dati confermano un rallentamento dell’epidemia nonostante l’aumento dell’indice Rt. La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per capire se c’è stata una inversione di tendenza oppure una conferma di questa riduzione.

Da precisare che per i prossimi giorni i tamponi potrebbero essere di meno rispetto a quelle delle ultime settimane. Le festività, infatti, potrebbero non aiutare il numero dei test. Non si esclude, dunque, un leggero aumento del tasso di positività. La buona notizia è sicuramente rappresentata dal nuovo calo dei decessi registrato nelle ultime settimane.