I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 26 aprile al 2 maggio. Numeri in calo per la settima settimana consecutiva.

ROMA – Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 26 aprile al 2 maggio. Per la settima settimana consecutiva dati in calo nel nostro Paese. Rallenta l’alleggerimento della pressione sui servizi sanitari, ma si tratta di un periodo molto particolare sia per la festività del 1° maggio che per l’abbassamento dell’età media.

I più giovani, infatti, sembrano avere un decorso più lungo rispetto agli anziani e per questo gli ospedali faticano a svuotarsi in poco tempo, ma i numeri segnano ancora un calo rispetto alla settimana precedente.

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 26 aprile al 2 maggio

Dal 26 aprile al 2 maggio i casi registrati nel nostro Paese sono stati 82.122 (quasi 10mila in meno rispetto alla settimana precedente) su quasi 2 milioni di tamponi. Tasso di positività che scende dal 4,5% al 4,1%. Se si considerano solo i molecolari è del 7,4%.

L’altro dato positivo arriva sicuramente dai decessi. Dopo diverse settimane il dato è sceso sotto quota 2mila (+1.939) e dovrebbe continuare a calare anche nelle prossime settimane visto lo svuotamento delle terapie intensive. In rianimazione al 2 maggio ci sono 338 pazienti in meno, mentre i ricoveri ordinari sono diminuiti di 2.317 unità. Anche gli ingressi nelle terapie intensive scendono sotto quota 1.000 (995 negli ultimi sette giorni).

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Settimane cruciali

Le prossime due sono settimane cruciali per una possibile ripresa dell’epidemia. Al momento, non sembrano esserci segnali di una ripartenza dei contagi, ma gli esperti preferiscono aspettare ancora qualche giorno per valutare gli effetti delle riaperture.

I prossimi tre giorni saranno visionati con molta attenzione dal premier Draghi, pronto a convocare una cabina di regia per valutare un possibile allentamento delle misure. I numeri sembrano spingere per ridurre le restrizioni, ma i dati della prima settimana di maggio saranno decisivi. La speranza da parte della Presidenza del Consiglio resta quella di poter valutare altre riaperture per consentire all’economia di ripartire.

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