I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 27 settembre al 3 ottobre. Numeri ancora in calo nel nostro Paese.

ROMA – Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 27 settembre al 3 ottobre 2021. Per la quinta settimana consecutiva i numeri si confermano in calo nel nostro Paese. L’unico dato in leggero aumento rispetto allo scorso report riguarda i ricoveri ordinari che hanno registrato un leggero rallentamento rispetto ai sette giorni precedenti.

Il trend, comunque, sembra essere destinato ad essere confermato nei prossimi giorni. La situazione continua ad essere sotto controllo e presto ci attendiamo altre riaperture.

I numeri della settimana

I numeri della settimana sono in calo rispetto ai sette giorni precedenti. Entrando nei dettagli, nel nostro Paese sono stati registrati 21.458 su oltre 2 milioni di tamponi. Tasso di positività che si assesta all’1,1%. Se si considerano solamente i molecolari è del 3%.

In calo anche la pressione sulla pressione sui servizi sanitari. Rispetto al precedente report, però, i ricoveri ordinari hanno avuto un leggero rallentamento che non preoccupa. Il dato dei decessi è ancora una volta fortemente condizionato dalle verifiche delle regioni e sono in diminuzione anche gli ingressi in terapia intensiva. Numeri, quindi, in netto miglioramento e la speranza è quella di continuare in questo modo anche nelle prossime settimane.

Coronavirus

Nuovo decreto in arrivo?

Un decreto potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il ministro Speranza ha confermato l’intenzione da parte del premier Draghi di valutare le prossime aperture in un Consiglio dei ministri che sarà convocato tra mercoledì e giovedì. Molto probabilmente si darà il via libera definitivo all’aumento della capienza di teatri e cinema, ma restano diversi ancora i dubbi da sciogliere come per esempio le discoteche. Possibile anche una cabina di regia per cercare di arrivare in Cdm con un accordo ed evitare una nuova rottura all’interno dell’esecutivo guidato dall’ex governatore della Bce.

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