Emergenza coronavirus, allarme di Iata e Itt sulle compagnie aeree: ‘L’aviazione deve affrontare una catastrofe occupazionale senza precedenti’.
Il mondo dell’aviazione rischia una catastrofe occupazionale a causa dell’emergenza coronavirus. Iata (Associazione Mondiale delle Compagnie Aeree) e Itt (Federazione internazionale dei sindacati) lanciano l’allarme sulla tenuta dell’intero settore messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus, che negli ultimi mesi ha quasi annullato gli spostamenti riducendo in maniera significativa il traffico aereo. Con la conseguente riduzione di voli, degli introiti e del personale. Le Compagnie aeree parlano del rischio di una catastrofe occupazionale, con la crisi che mette a rischio milioni di posti di lavoro.
Coronavirus, il mondo dell’aviazione rischia una catastrofe occupazionale
Iata e Itt si rivolgono ai governi internazionali chiedendo di intervenire in maniera decisa e convincente per invertire la rotta ed evitare una probabile catastrofe occupazionale. La richiesta prevede evidentemente un intervento di tipo economico, anche perché al momento sembra difficile che possano cambiare le regole del trasporto.
I dati in effetti sono allarmanti. Secondo le stime fornite da Air Transport Action Group, la riduzione della domanda (crollata del 75% circa) mette a rischio quasi cinque milioni di posto di lavoro. Numeri che in effetti prospettano uno scenario catastrofico.
“Alle condizioni attuali restano 8,5 mesi di liquidità”
“L’aviazione deve affrontare una catastrofe occupazionale senza precedenti. Le compagnie aeree hanno ridotto i costi fino all’osso, ma hanno solo 8,5 mesi di liquidità alle condizioni attuali. Decine di migliaia di posti di lavoro sono già andati persi e, a meno che i governi non forniscano maggiori aiuti finanziari, è probabile che aumentino fino a centinaia di migliaia“, ha fatto sapere Alexandre de Juniac il Ceo e Direttore generale di Iata.