Coronavirus in Italia, superato il milione di casi da inizio emergenza. Allarme dei medici: ospedali vicini al collasso

Coronavirus in Italia, superato il milione di casi da inizio emergenza. Allarme dei medici: ospedali vicini al collasso

Emergenza coronavirus in Italia, il bollettino dell’11 novembre. Preoccupa la crescente pressione sulle strutture ospedaliere.

Italia alle prese con l’emergenza coronavirus: alla luce dei dati del 10 novembre, a preoccupare è la crescente pressione sul sistema sanitario, uno dei fattori che potrebbe spingere il governo ad adottare misure più restrittive.

Di seguito il post condiviso sulla pagina Facebook del Ministero della Salute.

Coronavirus in Italia, il bollettino dell’11 novembre

Il bollettino dell’11 novembre conta quasi 33.000 nuovi casi a fronte di 225.640 tamponi, con la percentuale di positivi che si attesta quindi intorno al 15%.

Sono due i fattori preoccupanti. Il primo riguarda il numero di nuovi casi: secondo i dati dell’Oms l’Italia rientra tra i 5 Paesi con il maggior numero di nuovi positivi nel corso della scorsa settimane. Il secondo dato preoccupante riguarda il numero di ricoveri nelle strutture ospedaliere

Persone che hanno contratto il virus: 1.028.424 (+32.961)
Deceduti: 42.953 (+623)
Ricoverati con sintomi: 29.444 in totale (+881)
Ricoverati in terapia intensiva: 3.081 (+110)
Attualmente positivi: 613.358 (+23.248)
Guariti/dimessi: 372.113 (+9.090)

L’allarme dei medici: ospedali vicino al collasso

Intanto dagli ospedali arriva un nuovo allarme, lanciato questa volta da medici internisti, geriatri e infermieri di Medicina interna. Nella lettera riportata dall’Ansa si ribadisce come la situazione negli ospedali sia ormai drammatica e che per questo motivo sono sconsigliati i messaggi che mirano a sminuire una situazione che nella realtà dei fatti sarebbe drammatica.

Ospedale – Coronavirus

L’ipotesi lockdown

Anche a fronte della pressione sul sistema sanitario e degli appelli che arrivano dai medici, negli ultimi giorni sta prendendo piede l’ipotesi del lockdown in versione soft. Una chiusura che non passi per un nuovo dpcm ma per le ordinanze delle autorità locali che potrebbero portare all’introduzione di nuove misure restrittive.

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