Coronavirus, nuovo botta e risposta tra Salvini e Conte. Il leghista: “Il mio telefono è sempre acceso”. La replica: “Dovrebbe pagare per sciocchezze”.
ROMA – Coronavirus, nuovo botta e risposta tra Salvini e Conte. Dopo le polemiche delle scorse ore, il leader della Lega in una nota è ritornato sulle presunte non risposte alle chiamate del premier: “Il mio telefono – ha assicurato il numero uno di via Bellerio – è acceso giorno e notte. Rispondo quotidianamente a decine di persone, le più diverse. Se il presidente del Consiglio vuole parlarmi è il benvenuto. Non è pensabile che con i suoi potenti mezzi non riesca a rintracciarmi“.
Le proposte di Salvini
Salvini poi è ritornato sulle cose da fare per affrontare l’emergenza Coronavirus: “I messaggi che giungono sono inquietanti. Noi siamo pronti a dare una mano con suggerimenti concreti. Serve lo stop ai versamenti Iva, Irap, Irpef, contributi Inps e altri adempimenti fiscali per tutti i liberi professionisti. Inoltre, bisognerebbe riunire le banche per verificare il reale slittamento delle rate dei mutui“.
E non manca il consiglio alla maggioranza: “E’ surreale che ci sia un braccio di ferro alla Camera sulle intercettazioni. Si ritiri il decreto e il Parlamento si occupi di cose serie. Siamo in mezzo ad un’emergenza sanitaria ed economia. Noi siamo disposti a sederci al tavolo per trovare soluzioni“.
Conte a Salvini: “Dovrebbe pagare per le sciocchezze che dice”
Non si è fatta attendere la replica del premier Conte che, all’esterno del palazzo della Protezione Civile, ha detto: “Basta con queste speculazioni. Dovrebbe pagare per le sciocchezze che dice. Noi abbiamo aperto un tavolo con l’opposizione ed è invitato anche lui“.
Uno scontro che non fa assolutamente bene al nostro Paese in questo momento di emergenza con il Coronavirus che continua a procurare vittime e soprattutto contagi nel Nord Italia.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial/