Coronavirus, la bozza del nuovo dpcm: bar e ristoranti chiusi alle 18. No delle Regioni

Coronavirus, la bozza del nuovo dpcm: bar e ristoranti chiusi alle 18. No delle Regioni

Coronavirus, la bozza del dpcm del 26 ottobre 2020. Bar e ristoranti chiusi alle 18. Elementari e medie in presenza.

ROMA – Coronavirus, la bozza del terzo dpcm del mese ottobre 2020. Nell’ultimo vertice di maggioranza il Governo ha messo nero su bianco il prossimo provvedimento. Si tratta di misure molto rigide, con le decisioni attese nelle prossime ore. Il decreto doveva essere presentato il 24 ottobre, ma la conferenza del premier Conte è slittata per lo scontro con le Regioni.

Coronavirus, la bozza del terzo dpcm di ottobre

Andiamo a vedere nel dettaglio la bozza del terzo dpcm di ottobre.

Bar e ristoranti

Per bar e ristoranti è prevista la chiusura alle 18. Serrata prevista per tutto il giorno la domenica. “Il consumo al tavolo – si legge nella bozza – è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutti conviventi“. Resta consentito il servizio di asporto (fino alle 24) e le consegne a domicilio.

Sport

Per quanto riguarda lo sport, prevista la chiusura di palestre e piscine. “L’attività di sport di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento“.

No a coprifuoco

Non dovrebbe essere inserito il coprifuoco. I sindaci possono chiudere piazze e centri urbani dopo le ore 21, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.

Scuola

Stretta anche sulla scuola. Per le superiori ritorna la didattica a distanza del 75%. La lezione resta in presenza per elementari e medie.

Scuola

Trasporti

Nessun divieto nello spostamento tra le Regioni. Da parte del Governo l’invito alle persone fisiche “di non spostarsi con mezzi pubblici e privati al di fuori del proprio comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune“.

No delle Regioni

La firma del dpcm era prevista per la sera di sabato 24 ottobre 2020, ma il no delle Regioni ha fatto slittare i tempi. Nel documento (qui il pdf) inviato all’esecutivo, i governatori chiedono di posticipare la chiusura dei locali alle 23 e dei bar alle 20, la didattica a distanza al 100% nei licei, di lasciare aperti i confini regionali, la chiusura nel fine settimana dei centri commerciali e la revisione dello stop di palestre e piscine.

Conte firma il dpcm

Nella mattinata de 25 ottobre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo dpcm: di seguito tutte le misure.

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