Emergenza Coronavirus, il Commissario Arcuri in conferenza stampa: “Non spetta a noi stabilire quando si potranno avere i primi alleggerimenti delle misure restrittive”.
In occasione della consueta conferenza stampa del sabato, il Commisario Domenico Arcuri ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus parlando della fase 2 e dei tamponi.
Coronavirus, il Commissario Arcuri in conferenza stampa
Parlando della fase 2, Arcuri ha specificato che la data di inizio della nuova fase non è decisa dal Commissario. La decisione, come ovvio, spetta al governo. Il compito della macchina organizzativa è quello di farsi trovare pronta.
“Ci sono infiniti dibattiti su due questioni che interessano tutti. Quando inizierà la fase 2 e come si farà, quali saranno le caratteristiche. Non spetta al commissario entrare nel merito e trovare le risposte a queste domande, noi lavoriamo, non disegniamo scenari. Non spetta a noi stabilire quando si potranno avere i primi alleggerimenti delle misure che il governo ha giustamente messo in campo e quali saranno. Non abbiamo tempo per dibattiti. Ma abbiamo un altro dovere. Farci trovare pronti in qualsiasi momento il governo decida che questa fase 2 debba avere inizio. E sono certo che lo saremo”.
Di seguito il video della conferenza stampa di Arcuri dalla sede del Dipartimento della Protezione Civile.
Arcuri, ‘Dobbiamo continuare ad agire con cautela’
Nel corso della sua conferenza Arcuri ha specificato come anche nelle prossime settimane sarà fondamentale agire con prudenza. Economia e salute non devono andare in conflitto ma devono in qualche modo trovare un equilibrio.
“Dobbiamo continuare ad agire con la cautela e la prudenza di questi mesi, capire che è clamorosamente sbagliato comunicare un conflitto tra salute e ripresa economica. Senza la salute e la sicurezza la ripresa economica durerebbe come un battito di ciglia. Bisogna continuare a tenere in equilibrio questi due aspetti, alleggerire progressivamente le misure di contenimento, garantendo sicurezza e salute di un numero massimo di cittadini possibile. No a improvvisazioni ed estemporaneità“.
Emergenza coronavirus in Lombardia
Il commissario Arcuri ha poi parlato dell’impatto del coronavirus in termini di decessi.
“Il coronavirus ha fatto 22.745 vittime a ieri. E’ un dolore e un numero impressionante. Tra l’11 giugno 1940 e il primo maggio 1945, durante la seconda guerra mondiale, a Milano morirono 2.000 civili sotto i bombardamenti. Per il coronavirus in due mesi in Lombardia ci hanno lasciato 11.851 civili. Cinque volte di più. Stiamo vivendo una grande tragedia, siamo riusciti a fronteggiarla ma non ancora a sconfiggerla”.
L’app per la fase 2 del coronavirus, Arcuri: “Sarà volontaria”
Arcuri ha poi parlato per la nuova app per il tracciamento del coronavirus.
“La app è a titolo gratuito, e l’installazione sarà volontaria. Nessuno sarà obbligato a installarla, ma ovviamente ci aspettiamo che un numero molto alto di cittadini collabori. Gli esperti che hanno contribuito a supportare questo processo ci dicono che almeno il 75% della popolazione dovrebbe installarla”.