Coronavirus, la conferenza stampa dell’Iss. Brusaferro: “La curva decresce lentamente. Forte la pressione sugli ospedali”.
ROMA – Consueto appuntamento con la conferenza stampa dell’Iss per spiegare il monitoraggio. Il presidente Brusaferro ha parlato di “una curva epidemica che decresce in modo molto lento […]. L’Rt in questa settimana è in lieve decrescita a 0.98, ma rimane comunque intorno all’1, dovremo riuscire a portarlo abbondantemente sotto l’1 per controllare la curva. Le terapie intensive, invece, sono ancora in crescita, occupate al 41% contro il 39% della scorsa settimana […]“.
Brusaferro: “Le misure stanno funzionando”
Il presidente Brusaferro ha commentato anche il decreto aprile. “L’incidente resta molto elevata – ha commentato uno dei membri del Cts, riportato da La Repubblica – la curva dei contagi decresce lentamente, c’è un forte sovraccarico dei servizi ospedalieri. Le misure stanno funzionando, ma occorre mantenere ancora grande attenzione per riportare la circolazione del virus a livelli contenuti […]“.
Un commento anche sulla riapertura delle scuole: “Si tratta di una decisione che ha bisogno di misure molto strette di controllo […]. Possiamo immaginare di poter mantenere questa situazione mantenendo un rigoroso rispetto delle altre misure […]“.
Rezza: “Normalità solo con la vaccinazione”
La luce in fondo al tunnel, almeno per Gianni Rezza, non è lontano. “Il ritorno alla normalità – ha assicurato il direttore generale del Dipartimento della Prevenzione del ministro della Salute – può avvenire in tempi relativamente brevi se aumentiamo il numero delle vaccinazioni […]. Contiamo in una forte accelerazione a partire da aprile e con il 67% delle persone vaccinate potremmo raggiungere l’immunità di gregge rispettando alcune condizioni […]. Non sappiamo se tutti i vaccini che abbiamo proteggono dall’infezione o dalla malattia, non sappiamo se la raggiungeremo […]“.
Preoccupa la variante brasiliana. Per Rezza “bisogna fare uno sforzo per contenerla visti i casi di ricontagio dopo la guarigione. Sicuramente il precedente contagio dà una copertura almeno parziale e non dovrebbe portare a casi gravi“.