Coronavirus, Rezza: “Immunità di gregge con il 67 per cento della popolazione vaccinata”

Coronavirus, Rezza: “Immunità di gregge con il 67 per cento della popolazione vaccinata”

Coronavirus, la conferenza stampa dell’Iss. Brusaferro: “La curva decresce lentamente. Forte la pressione sugli ospedali”.

ROMA – Consueto appuntamento con la conferenza stampa dell’Iss per spiegare il monitoraggio. Il presidente Brusaferro ha parlato di “una curva epidemica che decresce in modo molto lento […]. L’Rt in questa settimana è in lieve decrescita a 0.98, ma rimane comunque intorno all’1, dovremo riuscire a portarlo abbondantemente sotto l’1 per controllare la curva. Le terapie intensive, invece, sono ancora in crescita, occupate al 41% contro il 39% della scorsa settimana […]“.

Brusaferro: “Le misure stanno funzionando”

Il presidente Brusaferro ha commentato anche il decreto aprile. “L’incidente resta molto elevata – ha commentato uno dei membri del Cts, riportato da La Repubblicala curva dei contagi decresce lentamente, c’è un forte sovraccarico dei servizi ospedalieri. Le misure stanno funzionando, ma occorre mantenere ancora grande attenzione per riportare la circolazione del virus a livelli contenuti […]“.

Un commento anche sulla riapertura delle scuole: “Si tratta di una decisione che ha bisogno di misure molto strette di controllo […]. Possiamo immaginare di poter mantenere questa situazione mantenendo un rigoroso rispetto delle altre misure […]“.

Vaccino coronavirus

Rezza: “Normalità solo con la vaccinazione”

La luce in fondo al tunnel, almeno per Gianni Rezza, non è lontano. “Il ritorno alla normalità – ha assicurato il direttore generale del Dipartimento della Prevenzione del ministro della Salute – può avvenire in tempi relativamente brevi se aumentiamo il numero delle vaccinazioni […]. Contiamo in una forte accelerazione a partire da aprile e con il 67% delle persone vaccinate potremmo raggiungere l’immunità di gregge rispettando alcune condizioni […]. Non sappiamo se tutti i vaccini che abbiamo proteggono dall’infezione o dalla malattia, non sappiamo se la raggiungeremo […]“.

Preoccupa la variante brasiliana. Per Rezza “bisogna fare uno sforzo per contenerla visti i casi di ricontagio dopo la guarigione. Sicuramente il precedente contagio dà una copertura almeno parziale e non dovrebbe portare a casi gravi“.