Coronavirus in Italia, cosa deve fare chi si reca in Italia da Croazia, Grecia, Malta o Spagna. Le regole del Ministero della Salute.
Nel tentativo di limitare i contagi di ritorno e quelli importati dai paesi europei con alta circolazione del coronavirus, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dato un giro di vite per chi entra in Italia da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, cambiando le regole.
Coronavirus, cosa deve fare chi si reca in Italia da Croazia, Grecia, Malta o Spagna
Chi entra in Italia da Croazia, Grecia Malta o Spagna o chi è stato in almeno uno di questi quattro paesi nei quattordici giorni prima del trasferimento in Italia è tenuto a sottoporsi al tampone per la ricerca del nuovo coronavirus. Il risultato del test, che deve essere effettuato non oltre 72 ore l’ingresso in Italia, dovrà essere presentato alle autorità competenti.
Dove possibile, un secondo test dovrà essere effettuato anche nei porti e negli aeroporti italiani. In questo caso, in attesa del risultato, le persone sono tenute a rispettare un breve periodo di isolamento in attesa dell’esito del test.
Cosa fare in caso di sintomi
Non è tutto. Le persone che arrivano da Croazia, Grecia, Malta o Spagna devono comunicare il loro arrivo in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria di riferimento nel territorio di competenza. Nel caso di sintomi riconducibili al coronavirus i soggetti dovranno segnalare la propria condizione alle autorità sanitarie.
Per ulteriori informazioni consultare il sito del Ministero della Salute.
La posizione delle Regioni
Come al solito, alle indicazioni del governo si aggiungono quelle delle Regioni. Alcune ad esempio hanno attivato numeri dedicati alle persone che tornano dal’estero. In questo caso si consiglia di consultare il sito ufficiale della Regione di destinazione.