Coronavirus, il contagio in azienda è infortunio. Ecco cosa rischia l’impresa.
ROMA – Cosa rischia l’impresa in caso di contagio sul lavoro? Il Corriere della Sera in un articolo fa il punto della situazione, ricordando che un positivo in azienda è considerato infortunio.
“Le norme vigenti – ha detto Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro – non escludono la responsabilità penale del datore di lavoro, che vedrà riconosciuto il proprio comportamento lecito solo alla fine del relativo procedimento“.
Cosa rischia l’azienda
Andiamo a vedere cosa rischiano le aziende in caso di un contagio e, soprattutto, la situazione in Italia.
La normativa
La questione dei contagi sul lavoro è stata sul tavolo di Palazzo Chigi per diverso tempo. Un contagio può essere considerato come un infortunio, con l’Inail che potrebbe portare al coinvolgimento dell’imprenditore sul piano penale per i reati di lesioni o di omicidio colposo, nel caso di decesso.
I casi mortali
I casi mortali per contagio al 22 ottobre sono pari ad un terzo del totale dei decessi avvenuti sul luogo di lavoro. La fascia d’età più completa è quella tra i 50 e i 64 anni degli uomini con un’età media di 59 anni. L’età di abbassa a 47 se si prende in considerazione il totale delle infezioni.
La mappa in Italia
La mappa italiana vede il Nord con più della metà dei contagi totali. La Lombardia si conferma la regione più colpita e, tra le province, in testa resta Milano davanti a Torino, Brescia e Bergamo.
In diminuzione i contagi delle professioni sanitarie
La buona notizia arriva dalle professioni sanitarie. I contagi, rispetto ai primi tempi della pandemia, sono in calo. Numeri inferiori dovuti ad una maggiore protezione per medici e infermieri.
Coronavirus e il lavoro, contatti continui tra Governo e sindacati
L’emergenza coronavirus continua a pesare sul mondo del lavoro. E per questo presto potrebbero esserci dei nuovi contatti tra Governo e sindacati per risolvere la questione della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti.