Coronavirus, il virologo Crisanti ascoltato dalla Procura di Bergamo.
BERGAMO – Il virologo Crisanti ascoltato dalla Procura di Bergamo nell’ambito dell’indagine sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro.
Poco prima di essere ascoltato dai magistrati, come riportato dal Corriere della Sera, il professore ai giornalisti ha confermato che “se a Schiavonia avessimo fatto come ad Alzano, sarebbe stato una strage. Dalla Procura quattro quesiti, anche sulla mancata zona rossa. Sono qui per confrontarmi con loro“.
Crisanti consulente della Procura di Bergamo
Il virologo Crisanti è il nuovo consulente della Procura di Bergamo. Il professore dopo l’incontro con i magistrati ha annunciato la sua decisione di accettare la proposta fatta dagli inquirenti per valutare se sono stati fatti errori nella gestione degli ospedali e della zona rossa di Alzano e Nembro.
Tre mesi di tempo per arrivare alla conclusione dell’inchiesta con il virologo che ha chiesto di essere affiancato da statistici e matematici. L’indagine è pronta ad entrare nel vivo con la Procura che si è affidata al Crisanti.
Dal Veneto alla Lombardia
Secondo incarico in questa pandemia per il virologo Crisanti. Il medico, infatti, fino al litigio con il presidente Zaia ha fatto parte della task force del Veneto.
Un modello che ha funzionato con tamponi a tappeto per cercare di individuare e isolare i positivi. Ora toccherà a lui capire cosa non ha funzionato in Lombardia. La Procura vuole fare chiarezza in particolare sulla gestione degli ospedali e sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro. Un’indagine che dovrebbe entrare nel vivo nelle prossime settimane con il virologo che ha a disposizione 3 mesi per dare le prime risposte alle domande poste dai titolari dell’indagine durante l’interrogatorio.
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