La denuncia della Cnn: “La Cina frena la pubblicazione delle ricerche”.
NEW YORK (STATI UNITI) – La denuncia della Cnn sull’emergenza coronavirus. Secondo quanto riferito dall’emittente statunitense, la Cina ha frenato pubblicazione delle ricerche e degli studi sulle origini del Covid-19.
La televisione americana ha fatto riferimento ad una direttiva di Pechino che era stata messa online e poi rimossa da due università del Paese. Secondo quanto deciso dal Governo, riferisce la Cnn, ogni documento deve essere sottoposto a revisione supplementare.
La nuova direttiva del Governo
Secondo quanto riferito dalla Cnn, il Ministero dell’Istruzione ha approvato una direttiva che costringe i papers relativi alle origini della pandemia ad essere esaminati prima dalle commissioni all’interno delle università e successivamente dal Governo. E sarà proprio quest’ultimo ad inviare il materiale ad una task force.
Solo dopo il via libera della squadra di esperti si potrà procedere alla pubblicazione degli studi. Passaggi che hanno fatto ipotizzare all’emittente americana “un ultimo sforzo del governo cinese per controllare la narrativa alle origini della pandemia“. In realtà, non ci sono conferme su questa ipotesi con il ministro degli Esteri cinese che ha preferito non commentare questa indiscrezione.
Coronavirus, tensioni tra Usa e Cina
L’emergenza coronavirus ha portato ad una nuova tensione tra Usa e Cina. Da Pechino nei mesi scorsi è arrivata l’ipotesi che a portare nel Paese il Covid-19 è stato proprio un soldato americano. In realtà, questa indiscrezioni non è stata confermata dagli scienziati che hanno ribadito il trasferimento da animale a uomo del virus.
La replica della Casa Bianca non si è fatta attendere. Il presidente Trump ha accusato il governo cinese di aver nascosto alcuni dati. Ipotesi confermata anche dalla Cnn che si è basata sulla nuova direttiva approvata da Pechino.
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