Luigi Di Maio sul Mes: “È un falso dibattito, la questione è dove vuole guardare l’Europa, se da qui ai prossimi due mesi o da qui ai prossimi dieci anni”.
Intervenuto ai microfoni di El Correo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è tornato a parlare del Mes e dalla trattativa europea che potrebbe elevare l’Ue a livello superiore o trascinarla sull’orlo del baratro.
Coronavirus, Di Maio, “Sul Mes è un falso dibattito’
Nel corso della sua intervista a El Correo Di Maio ha parlato delle polemiche sul Mes spostando l’attenzione sulle sorti stesse dell’Unione europea.
“Questo sul Mes è un falso dibattito. La questione non è il Mes, ma dove vuole guardare l’Europa, se da qui ai prossimi 2 mesi o da qui ai prossimi 10 anni”.
“Sure e la linea di credito Bei sono dei passi avanti, ma se contiamo complessivamente i fondi arriviamo a circa 300 mld, ne servono invece 1.500, lo ha detto anche Centeno. Di fronte alla potenza di fuoco di Usa e Cina, l’Ue deve mostrarsi all’altezza. Non bisogna pensare una ripartenza, ma una ricostruzione. Sono due cose diverse”.
Di Maio, ‘Nessuno può farcela da solo’
“Oggi ci troviamo davanti a una pandemia globale e l’Ue deve riuscire a dare una risposta univoca, forte ed adeguata. Dobbiamo tutti avere bene in mente che questa volta non ci sono scorciatoie, nessuno può farcela da solo, questa sfida si vince e si perde insieme e l’Europa ha davanti a sé una scelta molto chiara: reagire con compattezza e in tempi rapidi, oppure farsi trovare un’altra volta impreparata”, ha ribadito Luigi Di Maio.
Il Ministro degli Esteri ha poi sottolineato come lo scopo sia quello di lavorare per unire l’Europa e non per dividerla.
“Dobbiamo lavorare per rafforzare l’Ue, non per dividerla. Ogni Paese ha le proprie posizioni, ma questo è il momento di far prevalere l’interesse comune su quelli di pochi. Qui non si sta parlando di quali aiuti servono a Italia o Spagna, qui dobbiamo chiederci quale futuro vogliamo dare ai nostri figli, ai nostri nipoti e a tutto il popolo europeo”.