Coronavirus, le Regioni al Governo: “Rivedere i 21 parametri del monitoraggio”

Coronavirus, le Regioni al Governo: “Rivedere i 21 parametri del monitoraggio”

Coronavirus, l’appello delle Regioni al Governo sul monitoraggio: “Rivedere i parametri”.

ROMA – L’appello delle Regioni al Governo sul monitoraggio. I presidenti hanno chiesto al Cts e ai ministri Boccia e Speranza di rivedere i parametri che decidono il sistema a colori. In particolare, la richiesta riguarda soprattutto i test antigenici.

I governatori chiedono di inserire nel calcolo dei tamponi anche quelli rapidi e non solo molecolari. Un numero più alto di test che porterà ad un rapporto di positività molto più basso. Possibile anche una rivalutazione della definizione dei casi e strategie di esecuzione dei tamponi.

L’Italia pronta a ritornare al ‘sistema di colori’

Concluso il periodo festivo, l’Italia è pronta a ritornare al sistema a colori. Le prime ipotesi parlano di un possibile inizio a gennaio con tutte le Regioni in zona gialla per poi valutare un cambio di fascia in base ai dati che si registrano nella prima decade di gennaio.

Per evitare nuove chiusure i governatori hanno chiesto l’inserimento nei tamponi anche dei test antigenici. Una unione che porterebbe a crescere il numero complessivo e, di conseguenza, ad un minor tasso di positività. Non si esclude la possibilità di rivedere anche la strategia dei test. Un via libera che potrebbe essere facilitato dalla campagna di vaccinazione entrata nel vivo.

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Il posizionamento delle regioni nel sistema a colori

Di seguito il posizionamento delle regioni nel sistema a colori. Ricordiamo che i dati si riferiscono al periodo fino al 23 dicembre. Dal 24 sono entrate in vigore le misure restrittive e, di conseguenza, non c’è stato nessuna retrocessione o promozione. Queste dovrebbero riprendere dal monitoraggio dell’8 gennaio, il primo dopo il periodo natalizio.

Zona gialla

Veneto, Trento, Lazio, Molise e Sardegna, Liguria, Sicilia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Marche, Puglia, Umbria, Basilicata, Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Campania

Zona arancione

Abruzzo

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