Emergenza coronavirus in Italia, cosa prevede il nuovo Dpcm: Si procederà con una stretta per provare a contenere i contagi, in sensibile aumento.
Il Consiglio dei Ministri ha discusso in presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte del nuovo dpcm dedicato alla gestione dell’emergenza coronavirus in Italia. Dpcm che sarà presentato al Parlamento dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Nel decreto ci saranno delle piccole strette, un giro di vite per contrastare la diffusione del Covid in Italia.
Coronavirus, Palazzo Chigi: no a chiusure di bar e ristoranti
A poche ore dal Consiglio dei Ministri del 5 ottobre, Palazzo Chigi ha fatto sapere, come riferito dall’Ansa, che non si procederà con la chiusura anticipata dei bar e dei ristoranti. Il premier ha voluto rassicurare i commercianti (e in generale gli italiani) sul fatto che non si ritiene necessario procedere con un coprifuoco. Ma cosa prevede il nuovo dpcm?
Coronavirus, cosa prevede il nuovo dpcm
Le indiscrezioni emerse a mezzo stampa trovano conferme o almeno sponde di rilievo nelle dichiarazioni del premier e del ministro della Salute Roberto Speranza.
Mascherine obbligatorie all’aperto
Con il nuovo dpcm viene reintrodotto l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto a prescindere dalla distanza con le altre persone e dal rischio assembramenti. Si tratta di una disposizione già adottata da diverse regioni che dovrebbe essere estesa a livello nazionale. In pratica la mascherina dovrà essere sempre indossata. si potrà evitare sullo scooter o in bicicletta, ad esempio, o dove la persona è da sola.
Discoteche, ristoranti e negozi
Per quanto riguarda i negozi e i ristoranti si confermano le regole base per l’accesso e il comportamento all’interno delle strutture. Resta la regola del metro di distanza tra le persone e dell’obbligo di indossare le mascherine. Per quanto riguarda le discoteche, il governo conferma la chiusura rimandando ancora la riapertura dei locali.
Gli stadi, cinema e teatri
Uno dei temi caldi è quello dell’accesso del pubblico allo stadio. Per le manifestazioni all’aperto il numero massimo di spettatori sarà fissato a mille persone (a distanza di un metro tra loro). Anche per gli stadi il tetto massimo resta di 1.000 spettatori. Per quanto riguarda i locali chiusi, come ad esempio cinema e teatri, il limite massimo è di duecento persone.
Ipotesi ‘coprifuoco’
Nel corso degli ultimi giorni aveva preso corpo l’ipotesi di disporre una sorta di coprifuoco nel caso in cui la curva dovesse crescere in maniera allarmante. Il governo ha deciso di non disporre la chiusura anticipata dei locali, ma si tratta di un provvedimento che può essere adottato dalle Regioni, come fatto ad esempio dalla Campania.
La proroga dello Stato di emergenza
Il governo conferma l’intenzione di procedere con la richiesta della proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre.