Galli, “Milano è una bomba, abbiamo un numero altissimo di infettati in circolazione”

Galli, “Milano è una bomba, abbiamo un numero altissimo di infettati in circolazione”

L’infettivologo Galli sulla fase 2 a Milano; “È una bomba, abbiamo un numero altissimo di infettati che tornano in circolazione”.

Dopo appena quattro giorni dall’inizio della fase 2, l’infettivologo Galli lancia l’allarme su Milano, definita una bomba che rischia di esplodere. Tra le tante persone che si sono riversate in strada e nei parchi, sostiene l’esperto, ci sarebbero anche tanti contagiati.

Galli, “Milano è una bomba, abbiamo un numero altissimo di infettati che tornano in circolazione”

Intervenuto ai microfoni de la Repubblica, Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha parlato dei primi giorni della fase 2 a Milano evidenziando quelli che sono i rischi.

“E’ un dato di fatto: con la riapertura possono presentarsi problemi e c’è il rischio di richiudere […]. Milano è un po’ una bomba, appunto perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia, abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione. E’ evidente che sono necessari maggiori controlli. Mi chiedo perché da noi ci sia stato un atteggiamento quasi forcaiolo nei confronti dell’uso dei test rapido”.

Il monito di Galli: “Se qualcosa va storto si torna indietro”

Come dichiarato da Borrelli nella giornata del 7 maggio, Galli ha confermato che nel caso in cui la curva dei contagi dovesse tornare a crescere si tornerebbe indietro, alla fase 1, quella delle chiusure e delle restrizioni stringenti. Numeri alla mano le Regioni a rischio sono la Lombardia, l’Emilia e il Piemonte.

“Che con la riapertura si possano presentare dei problemi è un dato di fatto […] la Lombardia rischia di richiudere ma anche certe zone del Piemonte o dell’Emilia. Del resto si è deciso che se qualcosa va storto si torna indietro. Speriamo di no, comunque. Questo è il momento dell’estrema attenzione e responsabilità”.

Milano coronavirus

“Alcuni hanno interpretato l’ingresso nella Fase 2 come un liberi tutti”

Galli ha poi espresso le sue preoccupazioni per il possibile fraintendimento della fase 2, interpretata da molti come un liberi tutti anche alla luce della possibilità di uscire di casa per fare attività motoria e sportiva lontano da casa, per la riapertura dei parchi e per la possibilità di spostarsi per fare visita ai congiunti.

“Alcuni hanno interpretato l’ingresso nella Fase 2 come un liberi tutti. E’ un segnale di grande pericolosità, perché dovrebbe invece prevalere la cultura della responsabilità per limitare al massimo i danni”.

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