Emergenza coronavirus in Europa, si teme per la diffusione delle varianti. I confini restano aperti ma ci saranno limitazioni per gli spostamenti in zona rosso scuro.
Preoccupa la diffusione delle varianti in Europa e l’Ue sta valutando limiti agli spostamenti non necessari nelle zone alle prese con l’emergenza coronavirus. L’idea sarebbe quella di limitare i viaggi non necessari nelle zone ad alto rischio epidemiologico. Non sono contemplate restrizioni al commercio, ma si valuta l’idea di limitare gli spostamenti non essenziali.
“Al fine di mantenere le nostre frontiere interne e esterne aperte, servono misure mirate che ci mantengano in sicurezza. Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. Alle persone che partono da zone rosse scure possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l’arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati”, ha dichiarato la von der Leyen durante il vertice europeo.
Coronavirus, l’Europa a colori: stretta sui viaggi non necessari, test e quarantena in zona rosso scuro
Nella nuova colorazione dell’Unione europea sono previste zone in rosso scuro. Si tratta delle aree a maggior rischio per quanto riguarda la diffusione del virus sul territorio. In queste zone, secondo le ipotesi che circolano , sarebbero necessari test alla partenza e quarantena all’arrivo. Una formula che andrebbe a ridurre la probabilità di diffusione a livello internazionale.
La Francia ha deciso di muoversi in tempi rapidi facendo sapere che dalla giornata di domenica che arriva da altri Paesi Ue potrà entrare con un test negativo effettuato 72 ore prima della partenza.
L’Europa si muove contro le varianti del Covid: limitare i viaggi non essenziali
L’orientamento di Bruxelles in realtà sembra chiaro. Evitare gli spostamenti non necessari e lasciare aperte le frontiere per il commercio, quindi il trasporto delle merci, ad esempio. Una strategia condivisa da tutti i leader anche se qualcuno avrebbe invocato misure più rigide per limitare la diffusone.
L’emergenza coronavirus in Europa
La situazione epidemiologica in Europa è complicata. Le autorità sanitarie sono preoccupate dalle nuove varianti che sembrano decisamente più pericolose in quanto caratterizzate da una maggiore velocità di trasmissione. E aumentando il numero di contagiati si arriva ad un aumento dei decessi.
L’ultimo allarme viene dalla Francia, dove le autorità sanitarie hanno rintracciato diversi focolai che si sono accesi improvvisamente, con un rapido aumento dei casi. I test non hanno individuato la variante inglese del Covid, quindi si ipotizza e si teme che possa trattarsi di una nuova variante non ancora identificata. E ancora più rapida nella trasmissione.
La campagna di vaccinazione
Nell’ultimo confronto a livello europeo, i leader dei Paesi e la Commissione Ue hanno alzato l’asticella ponendo come obiettivo quello di vaccinare il 70% della popolazione entro l’estate. Una sfida impegnativa e soggetta a tanti fattori esterni. L’Italia, che ha iniziato la campagna di vaccinazione nel migliore dei modi, ha dovuto ridurre notevolmente le somministrazioni dopo che Pfizer ha deciso unilateralmente di ridurre la consegna delle dosi.