Coronavirus, Brusaferro: “Il novanta per cento circa della popolazione non è venuto a contatto con il virus”. Quindi è potenzialmente a rischio contagio.
Coronavirus in Italia, il 90% della popolazione è ancora (potenzialmente) a rischio contagio. Una notizia non di poco conto sulla diffusione del coronavirus in Italia arriva dal numero uno dell’Iss Silvio Brusaferro, che in occasione della conferenza stampa del 16 aprile dalla sede della Protezione Civile ha fatto sapere che il 90% circa della popolazione italiana non ha avuto contatti con il Covid-19.
Brusaferro, ‘Il 90 per cento circa degli italiani non è venuto a contatto con il coronavirus’
“Al momento c’è uno studio di sieroprevalenza per indagare quante persone sono venute a contatto col virus, non ha una finalità individuale, ma serve per capire qual è la circolazione. Ci sono stime variabili da regione a regione ma in generale il 90% degli italiani non è venuto a contatto col virus“, ha dichiarato Brusaferro in conferenza stampa.
Il dato è interessante se si considera che per raggiungere la famosa immunità di gregge che piace tanto ai paesi del Nord Europa almeno il 70% della popolazione deve aver avuto contatti con il virus.
Coronavirus in Italia, una diffusione limitatissima: la maggior parte della popolazione è a rischio contagio
Di fatto in Italia il Covid-19 ha avuto una diffusione limitatissima e concentrata soprattutto nel Nord Italia. Nel resto del Paese le persone a rischio contagio sono tantissime. Quasi tutte a dir la verità.
E questi sono numeri che non possono non essere presi in considerazione in vista della fase due. E probabilmente è anche per questo motivo che il mondo della scienza frena quello della politica.
Il paese, grazie alle misure di contenimento, è riuscito in qualche modo ad ingabbiare il coronavirus nel dieci per cento della popolazione (più o meno). Ecco perché si insiste nel dire che la vittoria potrà essere celebrata solo quando ci sarà un vaccino e solo quando questo sarà a disposizione ovviamente della popolazione.
Ancora dubbi sui test sierologici
E i test sierologici? Secondo Brusaferro al momento non ci sono test in grado di poter garantire un patentino di immunità. Di fatto gli strumenti a disposizione sono molto recenti e devono ancora essere validati. Tradotto, sono uno strumento di indagine, non ancora uno strumento di prevenzione.
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