Emergenza coronavirus in Italia, le misure adottate dal governo sembrano funzionare. Avanti con chiusure locali per evitare il lockdown.
La sensazione che trova una timida conferma nei dati è che le misure messe in campo dal governo italiano contro il coronavirus inizino a mostrare gli effetti desiderati. In primis un rallentamento dei contagi. Ancora lieve e probabilmente instabile, sia chiaro, ma il rallentamento c’è e rafforza la convinzione del premier che il lockdown totale a livello nazionale sia evitabile.
Emergenza coronavirus in Italia, c’è una piegatura della curva dei contagi: le misure del governo funzionano (?)
Nel confronto con gli esperti del Cts, Giuseppe Conte ha fatto il punto sul’andamento epidemiologico concentrandosi sui dati degli ultimi giorni che confermano una lieve flessione della curva, anche se forse al momento la parola flessione potrebbe essere eccessiva.
Non siamo alla fine dell’emergenza e la situazione resta critica. I contagi aumentano ma non in maniera esponenziale, un fattore importantissimo.
La strategia del governo: lockdown locali
La strategia del governo quindi non cambia. Chiusure mirate per evitare nuovi dpcm e continuare a piegare la curva per riportarla ben al di sotto la soglia di rischio. Magari già nelle prossime settimane, così da poter garantire un Natale sereno a tutti. Un Natale che comunque non sarà all’insegna delle grandi rimpatriate e delle tavolate senza fine, ma per ulteriori informazioni si attende il protocollo dedicato alle regole da seguire durante le feste natalizie.
Tornando alle chiusure, in diverse città le autorità locali hanno deciso di procedere con una nuova stretta. A Roma sono stati intensificati i controlli sul territorio, Firenze chiude bar e ristoranti nel fine settimana. A Palermo vige, fino al prossimo 3 dicembre, il divieto di stazionamento per le persone nelle zone del centro e nel fine settimana anche nelle zone del litorale. Bologna vieta eventi nel centro storico, Bari stringe sui giardini, Verona lavora per una stretta nella zona del centro storico.
Attesa per il nuovo monitoraggio ISS
Si attendono con ansia i risultati del nuovo monitoraggio dell’ISS, atteso per venerdì 13 novembre. I dati dovrebbero iniziare a mostrare gli effetti delle chiusure disposte dal governo con il dpcm del 3 novembre, quando si è deciso di dividere il Paese in tre Aree di rischio (Gialla, Arancione e Rossa).
In base ai nuovi dati Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia dovrebbero passare in zona Arancione. Resta da sciogliere il nodo Campania, con la Regione che potrebbe essere inserita addirittura in Zona Rossa.