Emergenza coronavirus, le zone rosse potrebbero non bastare. L’Italia rischia nuove chiusure

Emergenza coronavirus, le zone rosse potrebbero non bastare. L’Italia rischia nuove chiusure

Emergenza coronavirus in Italia, possibili nuove restrizioni se i nuovi casi dovessero continuare a salire. Le ipotesi in circolazione.

In Italia preoccupa la diffusione delle varianti del Covid e non si escludono nuove restrizioni e nuove chiusure nel caso in cui le zone rosse non dovessero contenere la diffusione del nuovo coronavirus.

Il timore è che le varianti possano far risalire in maniera considerevole i nuovi casi giornalieri. La curva dei contagi, come noto, tende pericolosamente a crescere e in diverse occasioni negli ultimi giorni il numero di nuovi casi registrati in Italia nell’arco delle 24 ore ha superato la soglia dei 20.000.

L’Italia si sposta verso la zona rossa

Il ministro della Salute Roberto Speranza aveva previsto e preannunciato settimane difficili e Bertolaso ha dato una fotografia non proprio rassicurante della situazione: tutte le regioni corrono verso la zona rossa. Esclusa la Sardegna che prova a difendere stoicamente la sua zona Bianca.

Di fronte alla nuova situazione di emergenza, la prima reazione del governo sarà quella più naturale. Alla luce dei dati settimanali, diverse Regioni saranno trasferite in zona Arancione e in zona Rossa. Nel corso delle prossime settimane la mappa dell’Italia assumerà colori scuri, lasciando il Giallo che tanto faticosamente era stato riconquistato.

Roberto Speranza

Emergenza coronavirus, possibili nuove restrizioni

La paura però è che le zone rosse, anche quelle locali, possano non essere sufficienti. Le varianti, come noto, sono caratterizzate da una maggiore capacità di diffusione, e per questo motivo il governo potrebbe decidere di procedere con nuove chiusure e nuove restrizioni.

Tra le ipotesi rilanciate da il Corriere della Sera spicca quella di un coprifuoco anticipato. Si parla inoltre della possibilità di chiudere le scuole anche in zona Arancione. In caso di nuove restrizioni si procederebbe con ogni probabilità anche con nuove limitazioni agli spostamenti delle persone.

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