Coronavirus, Fontana si smarca sulle Rsa: "Seguite indicazioni dei tecnici"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Lombardia, Fontana si smarca: ‘Sui pazienti Covid in Rsa hanno deciso i tecnici’

Attilio Fontana

Coronavirus in Lombardia, Fontana sulle Rsa: “La responsabilità è dell’Ats che ha valutato se ci fossero o meno le condizioni”.

Emergenza coronavirus, Fontana si smarca sulle Rsa. Intervenuto ai microfoni di Mattino Cinque, il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus e, inevitabilmente, sull’indagine sul Trivulzio e le altre Rsa, dove si ipotizza una gestione disastrosa dell’emergenza sanitaria. Gestione che avrebbe causato un ingente numero di vittime.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Coronavirus in Lombardia, Fontana sulle Rsa: “La responsabilità è dell’Ats che si è recata sul posto e ha valutato se ci fossero o meno le condizioni”

Parlando delle indagini sulle Rsa, Attilio Fontana ha fatto il punto della situazione chiarendo che la Regione si è limitata ad accogliere le indicazioni dei tecnici.

“Noi abbiamo fatto una delibera che è stata proposta dai nostri tecnici ed esperti che ci hanno detto che a determinate condizioni

Le condizioni, ha proseguito il governatore, erano “reparti completamente separati dal resto della struttura e addetti dedicati esclusivamente a malati Covid, la cosa si poteva fare“.

La Regione ha presentato la proposta e le strutture con i requisiti idonei hanno presentato la propria candidatura dando la propria disponibilità.

“Abbiamo fatto questa proposta e le strutture che avevano questi requisiti hanno aderito: una scelta fatta perché non avevamo più posti in ospedale per ricoverare gente che a casa non poteva più stare perché non riusciva a respirare. Sono stati i nostri tecnici che ci hanno fatto la proposta e valutato condizioni delle singole case di riposo e noi ci siamo adeguati”.

Il via libera definitivo, ha spiegato Fontana, è arrivato dall’Ats che ha controllato le strutture candidate.

“La responsabilità è dell’Ats che si è recata sul posto e ha valutato se ci fossero o meno le condizioni; infatti su 705 strutture solo 15 avevano le condizioni e hanno accettato”.

Attilio Fontana
Db Milano 05/11/2019 – Inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Milano / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Attilio Fontana

La riapertura dopo il lockdown

Fontana ha parlato anche delle riaperture. Diverse Regioni spingono per la fine del lockdown il prossimo 3 maggio, con la ripresa dal 4 dello stesso mese. Dal governo l’invito è quello di usare la massima prudenza evitando pericolose fughe in avanti che potrebbero vanificare il lavoro svolto fino a questo momento.

“Io credo che come sempre si sia voluto interpretare in modo malevolo le decisioni: la condizione ineludibile per parlare di riaperture è che ci sia il via libera della scienza, degli esperti, di chi sa interpretare l’evoluzione epidemiologica: partiamo da questo presupposto, se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi, staremo chiusi”.

“Però allo stesso tempo la riapertura comporterà cambiamenti del modo di vivere e non possiamo mostrarci impreparati: nell’ipotesi in cui l’evoluzione virus andrà in modo positivo noi il 4 maggio dovremo essere pronti, dovremo essere aver previsto le condizioni che la riapertura non prescinda la sicurezza dei cittadini”.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2020 15:24

Se la task force deve fare i conti con la politica (oltre che con il coronavirus)

nl pixel