Coronavirus, Conte lavora alla ‘fase 2’. Palazzo Chigi: “Nessuna apertura prima del 3 maggio”

Coronavirus, Conte lavora alla ‘fase 2’. Palazzo Chigi: “Nessuna apertura prima del 3 maggio”

Incontro tra il premier Conte e la task force. Prosegue il lavoro per far ripartire l’Italia.

ROMA – Si è svolto in videoconferenza l’incontro tra il premier Conte e la task force per continuare a programmare la ‘fase 2′. Nessuna indiscrezione con il presidente Colao che, come riportato dall’Adnkronos, ha chiesto a tutti di non ipotizzare date per le riaperture.

Alla riunione hanno preso parte anche alcuni ministri. Tra i presenti Stefano Patuanelli chiamato a rivedere i codici ‘Ateco’ per cercare di riaprire le aziende già da lunedì 27 aprile 2020.

Il premier Conte incontra i capi delegazione

Prima di vedere la task force, il premier Conte ha avuto una videoconferenza con tutti i capi delegazione per iniziare a programmare il decreto di aprile. Al vaglio della maggioranza c’è la possibilità di inserire un assegno per aiutare le famiglie con i figli.

Si stanno studiando le modalità per dare vita a questo bonus. L’ipotesi più probabile sembra essere quella di limitare l’assegno una tantum ma nei prossimi incontri si proverà a definire meglio questa misura.

Giuseppe Conte (fonte foto https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/)

“No a fughe in avanti”

No a fughe in avanti“, è questo l’invito di Palazzo Chigi ai governatori. A livello regionale c’è tensione con la Calabria e la Campania che sono pronti a chiudere i confini in caso di riapertura del Nord dal 4 maggio. Il premier Conte nelle prossime ore cercherà di mediare e potrebbe optare per uno stop degli spostamenti fuori Regione almeno fino al 18.

Dal Veneto, intanto, arriva l’attacco di Zaia a De Luca. Il presidente della Regione ha replicato al collega campano che in una conferenza stampa ha lodato il comportamento dei cittadini e la decisione di chiudere tutto (anche la consegna di cibo a domicilio). “I numeri in Campania sono bassi – ha risposto il governatore leghista – perché non sono stati fatti tamponi“.

Palazzo Chigi: “Nessuna apertura fino al 3 maggio”

In serata fonti di Palazzo Chigi, citate dall’Adnkronos, hanno smentito qualsiasi riapertura prima del 3 maggio: “Si tratta di voci false. Gli effetti positivi di contenimento non sono tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia dell’attenzione. Si sta lavorando per far riprendere le attività produttive in condizioni di massima sicurezza“.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/

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