Più di 7.000 casi nelle ultime 24 ore, preoccupa la Lombardia. Possibili nuove restrizioni

Più di 7.000 casi nelle ultime 24 ore, preoccupa la Lombardia. Possibili nuove restrizioni

Coronavirus, più di 7.000 casi nelle ultime 24 ore. Sono 152.000 i tamponi processati. L’analisi dei dati.

Il bollettino del 14 ottobre gela l’Italia che conta più di settemila casi di coronavirus su 152.196 tamponi effettuati. Come al solito i dati spaventano ma vanno analizzati con la massima attenzione. Partiamo dai numeri.

Coronavirus

Coronavirus in Italia, il bollettino del 14 ottobre

Nel bollettino del 14 ottobre, alla luce di 152.196 tamponi effettuati, si contano 7.332 casi di Covid. Aumentano in maniera non particolarmente significativa i soggetti ricoverati in terapia intensiva (+25), mentre aumentano in maniera più consistente i ricoverati con sintomi (+394).

Sui settemila casi pesano i 1.844 registrati in Lombardia e preoccupano i cinquecento casi circa registrati a Milano (504).

Persone che hanno contratto il virus: 372.799 persone (+7.332)
Deceduti: 36.289 (+43)
Ricoverati con sintomi: 5.470(+394)
Ricoverati in terapia intensiva: 539 (+25)
Attualmente positivi: 92.445 (+5.252)
Guariti/dimessi: 244.065 (+2.037)

L’andamento dell’epidemia in Italia

Proviamo ora a fare luce sui numeri, a dargli una forma, un significato, una misura concreta. Dal punto di vista aritmetico la situazione resta stabile rispetto a quella registrata il 13 ottobre. Il totale dei positivi rispetto al numero di tamponi effettuati (152.196) è del 5%, senza variazioni quindi rispetto alle ventiquattro ore precedenti. Quindi processando più tamponi si trovano più soggetti positivi al Covid ma non si registra un aumento esponenziale.

Serviranno nuove restrizioni?

La domanda che tutti si pongono di fatto è una: l’Italia sta andando verso un nuovo lockdown? Al momento la situazione è complessa ma ancora sotto controllo. Sarà fondamentale non farsi sfuggire la situazione di mano nelle prossime settimane.

Un ulteriore peggioramento della situazione potrebbe richiedere misure più restrittive che a quel punto entrerebbero in vigore a poche settimane dal Natale. Un rischio che il governo non può permettersi di correre.

Se un lockdown generale al momento sembra improbabile oltre che ingiustificato, sembra probabile che si possa procedere con restrizioni a livello locale o regionale per soffocare i nuovi focolai che potrebbero alimentare i contagi.

Inoltre i numeri del 14 ottobre riaccendono la discussione tra le Regioni e il Governo sui mezzi di trasporto e sulla necessità di introdurre la Didattica a distanza per i ragazzi delle superiori, così da limitare gli spostamenti e le potenziali occasioni di trasmissione del virus.

Di seguito tutti gli aggiornamenti a cura del Ministero della Salute.