Emergenza coronavirus in Italia, la Lombardia si prepara alla terza ondata di contagi. E teme un’impennata di ricoveri in Terapia intensiva.
La Lombardia si prepara alla terza ondata del coronavirus e prepara la strategia per evitare che collassino i reparti di terapia intensiva. L’indicazione è quella di essere pronti a riattivare 500 posti letto in un arco di tempo di quarantotto ore.
La lettera alla Regione Lombardia
L’indicazione è contenuta nella lettera inviata dal coordinamento dei reparti di terapia intensiva degli ospedali della Lombardia alla Regione. Si tratta di un documento riservato riportato da il Corriere della Sera.
Coronavirus, la Lombardia si prepara alla terza ondata
Anche senza entrare nei dettagli di una comunicazione riservata, è evidente il punto centrale della questione. La sanità lombarda ritiene che una terza ondata di contagi possa esserci e che questa ondata possa anche essere imminente. Chiude il quadro particolarmente drammatico il fatto che si ipotizza che con la terza ondata possa aumentare in maniera considerevole il numero di persone che potrebbero aver bisogno del ricovero in terapia intensiva. E basandoci sulle probabilità e sui rapporti, evidentemente non s esclude che la terza ondata possa essere caratterizzata da un numero di decessi elevato o comunque considerevole.
Lo spettro della terza ondata
Che l’Italia possa essere investita o comunque possa dover fare i conti con una terza ondata di contagi lo hanno anticipato anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto in Aula per le comunicazioni sul nuovo dpcm. Sono della stessa idea anche molti esperti e molti medici, convinti che l’Italia seguirà il sentiero percorso da altri Paesi europei, che hanno dovuto fare i conti con una ripresa repentina e violenta della curva dei contagi.