Emergenza coronavirus, in Serie A si valuta una sospensione del campionato fino al 3 aprile, data di scadenza del provvedimento attualmente in vigore.
L’ultimo decreto sul coronavirus non prevede lo stop alla Serie A che potrebbe comunque fermarsi per una pausa precauzionale. Il problema principale resta quello legato al calendario, ma i vertici del calcio nostrano starebbero prendendo in considerazione l’ipotesi di fermare il campionato.
Riparte il calcio (ma potrebbe rifermarsi)
Nella giornata dell’8 marzo si gioca. Questo è il dato di fatto nonostante l’ultimo provvedimento del governo presenti misure ancora più restrittive e di fatto blocchi interamente la Lombardia. Il calcio riparte ma ovviamente a porte chiuse.
L’idea di sospendere il campionato per l’emergenza coronavirus: stop fino al 3 aprile, poi si procederebbe con nuove valutazioni
La proposta di fermare il campionato arriva per presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, che sottolinea il clima di incertezza in una situazione che si fa sempre più preoccupante con il trascorrere dei giorni.
Anche tra le società di Serie A c’è chi chiede di prendere in considerazione una pausa fino al prossimo 3 aprile, data di scadenza del decreto. Ciò che si propone è una sospensione di una o due giornata di campionato.
Il problema legato allo slittamento del calendario
Lo slittamento del calendario però creerebbe problemi in vista dell’Europeo. Di fatto i giorni a disposizione per disputare tutte le restanti partite della Serie A sono pochissimi, e in caso di nuove battute d’arresto la situazione sarebbe critica.
Il grande problema della Serie A a porte chiuse
Va detto che anche l’ipotesi di giocare a porte chiuse chissà fino a quando non alletta particolarmente i club nostrani, che iniziano a temere in maniera decisamente concreta un clamoroso annullamento del resto della stagione. Lo stesso Gravina inoltre non ha nascosto di temere un contagio tra i giocatori. A quel punto l’annullamento sarebbe forse l’unica via percorribile.