Coronavirus, Lombardia, Calabria e Piemonte in zona arancione. Liguria e Sicilia gialle. Protesta la Valle d’Aosta.
ROMA – Coronavirus, Lombardia, Calabria e Piemonte in zona arancione. Sono queste le tre grandi novità del nuovo monitoraggio. Dopo aver trascorso tre settimane nella fascia più dura, le regioni sono riuscite ad ottenere il passaggio nella seconda zona, quella intermedia.
Potranno riaprire, dunque, i negozi. Restano chiusi in presenza, invece, i ristoranti. Previsto il ritorno a scuola, dove permesso dalle ordinanze locale, per gli studenti di seconda e terza media.
Buone notizie anche per Liguria e Sicilia che diventano gialle. Un ritorno alla normalità per le due regioni.
La Valle d’Aosta protesta
Chi resta in zona rossa, almeno al momento, è la Valle d’Aosta. Nonostante il periodo di tre settimane trascorso in questa fascia, la regione non ha avuto nessun allentamento delle misure.
Una decisione fortemente contestata dal presidente Erik Lavevaz. “Ieri (26 novembre) abbiamo ricoverato un cittadino Biellese perché tante rianimazioni del Piemonte erano sature – ha scritto il governatore valdostano – oggi deduciamo che rimarremo zona rossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà“.
Coronavirus, l’indice Rt regione per regione
Andiamo a vedere l’indice Rt di ogni singola regione al 27 novembre in base ai dati comunicati dal Ministero della Salute. Ricordiamo che per stabilire le zone di rischio saranno valutati i 21 parametri del monitoraggio Iss.
Abruzzo: Rt 1.11
Basilicata: Rt 1.22
Calabria: Rt 0.94
Campania: Rt 0.94
Emilia Romagna: Rt 1.11
Friuli Venezia Giulia: Rt 1.17
Lazio: Rt 0.96
Liguria: Rt 0.77
Lombardia: Rt 1.24
Marche: Rt 0.97
Molise: Rt 1.12
PA Bolzano: Rt 1.03
PA Trento: Rt 0.9
Piemonte: Rt 0.9
Puglia: Rt 1.06
Sardegna: Rt 0.72
Sicilia: Rt 1.05
Toscana: Rt 1.24
Umbria: Rt 0.86
Valle d’Aosta: 1.01
Veneto: 1.23