Coronavirus, Lombardia e Veneto valgono il 31% del Pil italiano: si temono forti perdite all’economia

Coronavirus, Lombardia e Veneto valgono il 31% del Pil italiano: si temono forti perdite all’economia

Il coronavirus ha contagiato oltre 60 persone tra Lombardia e Veneto. Le due regioni valgono il 31% del Pil italiano e il 40% delle esportazioni.

I primi casi di contagio in Italia, tra Lombardia e Veneto, stanno creando forti preoccupazioni, anche perché ci sono state le prime vittime. I primi due focolai sono stati registrati in provincia di Lodi e di Padova ma si stanno allargando a macchia d’olio. Il bilancio fornito dalla protezione civile parla di 79 contagiati (comprese due vittime e un guarito) tra Lombardia (47) , Veneto (17), Emilia Romagna (2), Lazio (i due turisti cinesi) e piemonte (un caso).

fonte foto https://twitter.com/Palazzo_Chigi

Coronavirus, danni all’economia

Il Nord d’Italia rischia di essere blindato e ciò avrà effetti negativi anche all’economia. Da domani, con la mancata riapertura di diversi uffici, negozi e impianti nelle aree dei focolai di contagio, l’Italia comincerà a contare i danni economici causati dall’epidemia. 

Lombardia e Veneto, le possibili perdite

Come riportato da Repubblica, al momento è impossibile ipotizzare una reale stima dei danni, ma la posta in gioco è ovviamente altissima, considerato che le imprese di Codogno e Casalpusterlengo – due dei comuni finiti in quarantena in Lombardia – fatturano da sole 1,5 miliardi l’anno. Ogni giorno di stop può mandare in fumo 4 milioni di entrate, ma il conto potrebbe toccare i 18 milioni se la serrata venisse estesa a tutta la provincia di Lodi. E se le misure restrittive di quarantena dovesse allargarsi all’intero settore produttivo delle due regioni il conto potrebbe diventare spaventoso considerato il fatto che Lombardia e Veneto valgono da sole 550 miliardi di Pil (il 31% di quello italiano) e che da qui parte il 40% delle esportazioni del Paese.