Il caso del piano pandemico italiano: era davvero quello del 2006?
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Coronavirus, il caso del piano pandemico. L’Italia ne aveva uno? Era quello del 2006? Ranieri: “A ritirarlo è stata la sede dell’Oms”

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Il caso del piano pandemico italiano è finito sul ‘Guardian’. Braccio di ferro Procura di Bergamo-Oms. Il documento esiste o no? E quando è stato aggiornato per l’ultima volta prima del Covid?

ROMA – Il giallo legato al piano pandemico italiano è finito sul Guardian. Come riportato da Fanpage, il quotidiano britannico ha dedicato un articolo al caso raccontato e portato alla ribalta da Report. Sulla vicenda è in corso un braccio di ferro tra Procura di Bergamo e Oms. I magistrati da tempo chiedono di ascoltare i ricercatori che hanno prodotto il documento, l’Organizzazione Mondiale della Sanità continua ad utilizzare l’immunità diplomatica per i suoi dipendenti.

Il ‘caso’ del piano pandemico

La questione del piano pandemico continua a tenere banco in Italia. La prima trasmissione a portare alla luce la vicenda è stata Report. Un servizio incentrato sulla presunta mancanza del nostro Paese di un documento aggiornato per mettere in campo tutte le misure contro il coronavirus.

Un testo che, secondo quanto svelato dalla trasmissione televisiva, risale al 2006. Di fatto quando affronta l’emergenza Covid l’Italia ha deve fare affidamento ad un testo del 2006 che nei successivi aggiornamenti non sarebbe mai stato modificato. O almeno non in maniera sostanziale.

Nel mese di maggio l’OMS pubblica uno studio sulle reazione dell’Italia all’emergenza coronavirus. Si tratta del testo Una sfida senza precedenti. La prima risposta dell’Italia al Covid. E qui c’è il problema di fondo. Anche questo testo riferisce che il piano pandemico più recente a disposizione dell’Italia, quello del 2017, sostanzialmente fosse quello del 2006, preparato dopo la prima epidemia di SARS. Ovviamente lo il documento dell’OMS non voleva essere un’accusa nei confronti dell’Italia, anzi. Ma succede qualcosa. Il testo resta online solo poche ore, poi viene eliminato, o almeno ritirato.

Secondo la trasmissione televisiva Report, dietro la rimozione dello studio dalla rete ci sarebbe Ranieri Guerra, direttore vicario dell’OMS e membro del Comitato Tecnico Scientifico. Secondo Report lo stesso Guerra avrebbe inviato una mail con una richiesta di modifica per eliminare i riferimenti al 2006.

Ma cosa c’entra Guerra? Tra il 2014 e il 2017, quando è avvenuto l’ultimo aggiornamento al piano pandemico, Guerra era Dg Prevenzione al ministero della Salute. Da qui la decisione degli inquirenti della Procura di Bergamo di ascoltare lo stesso Guerra.

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Zambon: “Minacciato da Ranieri Guerra”

Uno dei ricercatori di questo piano è Francesco Zambon. Intercettato dai microfoni del Guardian, il dipendente dell’Oms ribadisce quanto detto nelle altre trasmissioni: “Quando ho ricevuto la prima convocazione l’ho segnalato all’ufficio legale dell’Oms e subito dopo hanno risposto dicendo che non potevo andare perché ero protetto dall’immunità, nonostante il fatto che volevo andare perché avevo qualcosa da dire“.

Il ricercatore ha inoltre parlato di presunte minacce di licenziamento se non avesse modificato la data della pubblicazione del piano pandemico.

L’intervento di Luigi Di Maio: “Rinunciare all’immunità”

Sul caso è intervenuto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il quale ha chiesto all’Oms di rinunciare all’immunità per i suoi funzionari o esponenti che potrebbero rilasciare informazioni utili agli inquirenti impegnati nell’inchiesta condotta dalla Procura di Bergamo.

Alla luce dell’ottima collaborazione tra Italia e Organizzazione mondiale della sanità, ulteriormente rafforzata durante il periodo della pandemia Covid-19, vi chiedo di considerare, nello spirito della Sezione 22 della predetta Convenzione, la possibilità di permettere a funzionari ed esperti di acconsentire alla richiesta del Procuratore di essere sentiti come persona informate sui fatti“, è il messaggio di Luigi Di Maio all’Oms.

Sileri, “Il problema sono alcuni amministrativi, mandiamoli via a calci nel sedere”

Intervenuto a Non è l’Arena, il viceministro Sileri ha usato parole durissime nei confronti del segretario generale del ministero della Salute Giuseppe Ruocco, chiedendone di fatto le dimissioni.

“Il problema non è né Speranza, né Sileri, né Zampa, ma sono alcuni amministrativi. Intanto togliamoli, mandiamoli via a calci nel sedere e poi decidiamo”.

Ranieri Guerra: “A ritirarlo è stato la sede centrale dell’Oms”

Ranieri Guerra, in un’intervista all’Agi, si difende: “A ritirare il piano pandemico è stato l’ufficio entrale dell’Oms di Copenaghen. Io ho proposto una collaborazione tra Iss e Oms per correggere e imperfezioni e ripubblicare il Rapporto così migliorato nel giro di un paio di giorni“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:13

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