Coronavirus, prima vittima negli Stati Uniti. Trump: “Possibili nuovi contagi. Meglio non viaggiare in alcune zone dell’Italia”

Gli Stati Uniti registrano la prima vittima per il coronavirus. E’ una 50enne dello stato di Washington. Trump mette in guardia e invita a non viaggiare verso i Paesi più a rischio.

USA – Il coronavirus serpeggia anche negli Stati Uniti, dove c’è stato il primo decesso collegato al virus. La vittima è una donna di 50 anni dello Stato di Washington. Era arrivata, informano i media Usa, con “gravi problemi respiratori” all’ospedale EvergreenHealth a Kirkland. Non e’ chiaro ancora quando la paziente era stata ricoverata, quando i sintomi sono apparsi per la prima volta e quanto tempo e’ stato necessario per farle il test.

Dichiarato lo stato di emergenza

E dopo la prima vittima, il governatore dello stato di Washington ha dichiarato lo stato di emergenza. Yay Inslee ha ordinato alle agenzie del proprio governo di usare “tutte le risorse necessarie” per prepararsi e rispondere alla diffusione del virus. Finora aveva dichiarato lo stato di emergenza solo la sindaca di San Francisco. 

Coronavirus negli Stati Uniti

I Cdc, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, hanno confermato tre nuovi casi di coronavirus, facendo salire il numero dei contagiati in Usa a 22. I nuovi casi, spiegano, potrebbero essere legati ad una epidemia scoppiata in una casa di cura nella citta’ di Kirkland, Washington, dove ci sono 108 ospiti, di cui 27 già con sintomi, e circa 180 dipendenti, di cui 25 sempre con sintomi. Uno dei contagiati è un dipendente, ora in buone condizioni all’ospedale di Overlake, un altro è una donna di 70 anni in gravi condizioni all’ospedale di Evergreen.

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Trump: “Pronti a tutto”

Il presidente Donald Trump ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza: “E’ probabile che possano esserci altri casi” ma “gli Usa sono pronti a ogni scenario“, ha tentato di rassicurare, mentre il vice presidente Mike Pence, che coordina l’emergenza nel Paese, è tornato a sconsigliare i viaggi nelle zone del mondo colpite come “alcune aree dell’Italia” (dove il livello di allerta sale a 4), ma anche la Corea del Sud.
Trump lunedì incontrerà a Washington i rappresentanti dei grandi gruppi farmaceutici per affrontare la gestione dell’epidemia. Un’occasione per chiedere informazioni sugli ultimi progressi medici sui trattamenti e su un possibile vaccino.