Coronavirus, la proroga dello stato di emergenza passa al Senato e alla Camera.
ROMA – Coronavirus, proroga dello stato di emergenza. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte parla in Parlamento in occasione delle comunicazioni sulle ulteriori iniziative in relazione all’emergenza coronavirus. Nella giornata del 28 luglio il Senato ha approvato la risoluzione della maggioranza, mentre il 29 luglio il premier parla alla Camera, chiamata ad esprimersi sulla richiesta della proroga.
Il Consiglio dei Ministri sulla proroga dello Stato di emergenza
Dopo il passaggio in Parlamento, la proroga dello stato di emergenza è approdata in Consiglio dei Ministri dove sono stati definiti i termini esatti del provvedimento prima del via libera definitivo arrivato nella serata del 29 luglio.
Proroga dello Stato di emergenza, la Camera approva
Dopo il passaggio al Senato del 28 luglio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte parla alla Camera per presentare la richiesta del governo di prorogare lo Stato di emergenza.
Sì del Senato allo stato di emergenza fino al 15 ottobre
Il Premier ha ribadito la necessità di procedere con la proroga dello stato di emergenza per mantenere in vigore le misure adottate fino a questo momento e per poter intervenire in maniera tempestiva nel caso in cui si dovesse registrare un peggioramento della situazione.
Nel corso del suo intervento il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha evidenziato come la proroga dello stato di emergenza non comporta automaticamente il potere di emanare Dpcm, potere che dovrebbe passare per un decreto legge che sarebbe poi analizzato in Parlamento per la conversione in legge.
Al termine delle dichiarazioni di voto, il Senato ha dato il via libera alla proroga dello stato di emergenza con 157 sì.
Di seguito il video dell’intervento del premier Giuseppe Conte in Senato.
Conte in Senato per la comunicazione di ulteriori iniziative in relazione all’emergenza coronavirus
“Riferisco oggi in Senato in vista dell’imminente scadenza dello stato di emergenza deliberato in Cdm il 31 gennaio per la durata di sei mesi […]. Si è concluso poche ore fa un Cdm durante il quale abbiamo valutato la proroga dello stato di emergenza […]. Tra questi poteri quello più intenso è quello di ordinanza a disposizione della Protezione Civile […]. Il potere di ordinanza consente di emanare norme in deroga ovviamente nel rispetto dei principi generali delle norme dell’ordinamento generale”, ha esordito il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato.
Il premier ha poi legittimato dal punto di vista normativo la decisione di proporre la proroga dello stato di emergenza.
“La proroga è una facoltà espressamente prevista dalla legge e attuabile ogni qualvolta si renda necessaria […] Segnalo che dal 2014 ad oggi sono state adottato 154 dichiarazioni stato di emergenza e 84 sono le delibere di proroga […]”.
Conte, “La pandemia non si è risolta in un fatto puntuale”
Conte ha poi elencato alcune delle norme che cesserebbero con il cessare dello stato di emergenza.
“La pandemia non si è risolta in un fatto puntuale ma si è tradotto in un processo in continua evoluzioni che ancora oggi non ha completamente esaurito i suoi effetti. Se non prorogassimo lo stato di emergenza cesserebbero di avere effetto le ordinanze (38 in totale ndr) così come i conseguenti provvedimenti attuativi.
Ad esempio l’allestimento delle strutture temporanee per le persone positive, la prosecuzione dell’attività del numero verde per l’assistenza alla popolazione, la dilazione dei pagamenti alle Poste per evitare assembramenti. Siamo convinti di voler interrompere tutte queste attività? Cesserebbe le proprie funzioni anche il Comitato tecnico scientifico. Al 31 luglio sono correlati numerosi termini normativi adottati durante lo stato di emergenza, provvedimenti collegati per relazione alla scadenza dello stato di emergenza“.
Proroga dello stato di emergenza, Conte: “Scelta inevitabile, per certi aspetti obbligata”
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato della proroga dello Stato di emergenza come una decisione inevitabile e per certi aspetti obbligatoria.
“In concreto i presupposti di carattere sostanziale che giustificano la proroga si radicano proprio nella dichiarazione dello stato di emergenza […]. La proroga è una scelta inevitabile, per certi aspetti obbligata per motivazioni meramente tecniche“.
“Con questa decisione […] ci predisponiamo a mantenere un cauto livello di guardia potendo così intervenire con speditezza in caso di peggioramento della situazione […]. Da parte del governo non vi è alcuna intenzione di alimentare paure infondate nella popolazione […]. Con la proroga continueremo a mantenere in efficienza le misure che rendono il nostro Paese ben più sicuro a beneficio degli italiani ma anche dei turisti che volessero visitarlo”.
I poteri ‘stroardinari’
Il premier Conte ha poi parlato del tema dei poteri straordinari assegnati al governo in una condizione di stato di emergenza.
“Per i Dpcm è previsto il coinvolgimento dei ministri e delle Regioni. Le accuse si fondano su un equivoco. La proroga dello stato di emergenza non incide sul potere del Presidente del Consiglio di emanare decreti. Il potere di adottare ed emanare decreti è legato alla data del 31 luglio. In altre parole, qualora il Cdm adottasse la proroga, non per questo il Presidente del Consiglio sarebbe in grado di emanare Dpcm. Il potere in questione richiederà comunque un ulteriore intervento normativo, un decreto legge che sarà sottoposto al Parlamento per la conversione in legge“.
Proroga dello stato di emergenza fino al mese di ottobre
Il Presidente del Consiglio ha poi parlato dei tempi della proroga, che dovrebbe essere confermato fino al mese di ottobre.
“L’orientamento è quello di limitare lo stato di emergenza fino al prossimo mese di ottobre“.