Raffaele Cutolo resta in carcere, rigettata la richiesta dei domiciliari
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Direttore: Alessandro Plateroti

Raffaele Cutolo resta in carcere, rigettata la richiesta dei domiciliari

Raffaele Cutolo resta in carcere. Rigettata la richiesta dei domiciliari avanzata dai suoi legali.

PARMA – Raffaele Cutolo resta in carcere. Il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai suoi legali per l’emergenza coronavirus. Il fondatore della Nuova Camorra Organizzata dovrà continuare il suo regime di detenzione al 41/bis nella struttura di Parma.

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La vicenda, comunque, non è finita qui visto che la decisione presa dai giudici emiliani sarà discussa in un’udienza di fronte al tribunale di Bologna.

Raffaele Cutolo resta in carcere (almeno per ora)

Raffaele Cutolo resta in carcere (almeno per ora). La difesa del boss nelle scorse settimane aveva avanzato una richiesta di domiciliari vista l’emergenza coronavirus. Il Tribunale di sorveglianza, però, non ha ritenuto valido il motivo confermando la detenzione nella struttura di Parma con un regime di 41/bis.

L’esponente della Nuova Camorra Organizzata è ritornato in cella proprio in piena pandemia visto le dimissioni arrivati il 9 marzo 2020 dopo un ricovero di circa 20 giorni per problemi di salute. Il quadro clinico, però, non ha portato i giudici a decidere per un cambio di detenzione ai domiciliari. La questione, comunque, non è finita visto il provvedimento sarà impugnato dalla difesa con il Tribunale di Bologna che dovrebbe pronunciarsi nelle prossime ore.

Tribunale di Milano
fonte foto https://www.facebook.com/francesco.nicastro

“Le nuove regole di Bonafede funzionano”

La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia è stata commentata con soddisfazione da Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia della Camera ed esponente del M5s.

Funzionano le nuove regole – ha scritto la deputata – e i nuovi vertici del Dap. Il ministro Bonafede è l’antimafia dei fatti“. E nelle prossime settimane saranno discusse tutte le altre richieste di scarcerazioni che potrebbero essere bloccate con l’approvazione del nuovo decreto firmato dal Guardisigilli.

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fonte foto copertina https://www.facebook.com/francesco.nicastro

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:26

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