Scontro tra Boccia e Santelli. La governatrice della Calabria: “Non ritiro l’ordinanza”.
ROMA – E’ scontro tra il ministro Boccia e la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. Da Roma è stato ‘ordinato’ di rimuovere l’ordinanza per l’apertura di bar e ristoranti da giovedì 30 aprile anche con servizio al tavolo all’esterno.
In caso di mancato ritiro dell’atto il Governo è pronto a ricorrere al Tar e alla Consulta perché si tratta di un atto illegittimo. Un braccio di ferro che Palazzo Chigi voleva evitare ma difficilmente si potrà trovare un accordo nelle prossime ore.
Santelli replica a Boccia: “Non ritiro l’ordinanza”
La richiesta di Boccia non è stata accolta dalla governatrice calabrese che ha ribadito la sua posizione: “Non ritiro l’ordinanza“. In più di un’intervista l’esponente di Forza Italia ha spiegato che la sua è stata una scelta per evitare l’arrivo della ‘Ndrangheta.
“Se non apriamo diamo spazio alla mafia“, queste le parole della presidente che ha deciso di dare la possibilità a ristoranti e bar di aprire in anticipo nonostante i dubbi dei sindaci e degli stessi imprenditori. Nei prossimi giorni dovrebbero esserci le prime risposte da parte dei locali.
La Calabria si prepara alla ‘fase 2’
Una ‘fase 2’ anticipata in Calabria. Dal 30 aprile, infatti, bar e ristoranti che possono aprire ma la Regione si prepara anche dall’esodo dal Nord che dovrebbe registrarsi dal 4 maggio.
In questo caso la presidente della Regione ha deciso di restringere le misure decidere dal Governo e quindi aprire l’arrivo solo ai residenti mentre domiciliati e chi ha l’abitazione dovrà aspettare ancora qualche settimana. Per tutti quelli che tornato in famiglia è prevista una quarantena di 14 giorni prima di poter tornare a uscire e sfruttare le aperture decise dalla governatrice Santelli.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/francescoboccia.it/