Coronavirus, focolaio al Billionaire. Si cercano tremila persone circa passate per il locale di Flavio Briatore nella settimana di Ferragosto.
Le autorità sanitarie hanno avviato le indagini epidemiologiche per risalire alla rete di contatti delle persone risultate positive al coronavirus nell’ambito del focolaio del Billionaire. Sarebbero tremila (circa) le persone passate per l’esclusivissimo locale di Favio Briatore che potenzialmente potrebbero aver contratto il virus ed essere asintomatici, diventando di fatto potenziali untori in grado di dare vita a nuovi focolai. In realtà i numeri potrebbero essere ancora più alti. C’è chi parla addirittura di ottomila persone, ma alcune potrebbero essere entrate per più giorni anche consecutivi.
La situazione epidemiologica in Sardegna
La Sardegna, come testimoniato dai dati, è una Regione che sta vivendo una situazione epidemiologica quantomeno delicata. E a preoccupare sono i tanti turisti che, al tramonto delle vacanze, stanno facendo ritorno a casa, nelle Regioni di provenienza e appartenenza.
Coronavirus, focolaio al Billionaire, si cercano 3.000 persone circa
Nel caso Sardegna spicca quello del Billionaire, dove sono stati rintracciati più di cinquanta dipendenti positivi al coronavirus. Lo stesso Flavio Briatore è risultato positivo dopo il ricovero al San Raffaele di Milano, avvenuto per altra patologia. Ora le autorità sono impegnate a rintracciare i clienti passati per il locale. Secondo le stime si tratterebbe di una caccia a tremila persone circa. Si tratta dei clienti della settimana di Ferragosto.
La speranza è che tutti i clienti abbiano lasciato le vere generalità, ma purtroppo non mancano i casi di persone che hanno lasciato un recapito telefonico inventato, inesistente. Parliamo di episodi avvenuti in altri locali e in altre Regioni, ma il rischio esiste.
I controlli alla partenza
A complicare ulteriormente la questione c’è anche il fatto che a livello nazionale non esistono regole per il controllo delle persone che si muovono all’interno dei confini nazionali. Per effettuare test e tamponi per chi viene dalla Sardegna, possibilmente prima della partenza, servono accordi tra autorità regionali, non sempre semplici da raggiungere.
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