Situazione contrastante in Cina sul coronavirus: se a Wuhan i nuovi contagi si sono praticamente arrestati, le città di Xiaogan e Tianmen sono state richiuse dopo 24 ore.
PECHINO – La Cina prova a uscire dall’emergenza coronavirus ma se a Wuhan si è registrato un solo contagio nelle ultime 24 ore nelle città di Xiaogan e Tianmen le autorità hanno deciso nuovamente di applicare le misure forti.
Wuhan, massima attenzione ai contagi da ritorno
Come detto, nel focolaio del coronavirus c’è stato un solo nuovo caso endogeno, dopo i quattro di domenica. Pertanto, a Wuhan la curva è praticamente vicina al punto di discesa. Attenzione però ai cosiddetti contagi da ritorno, che lunedì sono ammontati a venti.
Secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), i morti sono stati 13, di cui 12 nella provincia dell’Hubei – di cui Wuhan è capoluogo – e uno in quella di Shaanxi.
Xiaogan e Tianmen di nuovo in quarantena
Come detto, la battaglia al COVID-19 è ancora lunga in Cina. Come riportano Il Giornale e La Verità, sembra che le autorità cinesi abbiano chiuso nuovamente le città di Xiaogan e Tianmen, nella provincia centrale dello Hubei, dopo appena un giorno di riapertura.
Il mondo ha superato la Cina
A livello planetario, il trend è ora quello che i contagi e i morti nel mondo hanno superato quelli in Cina. Lo dimostrano gli 87.000 contagi registrati nel mondo, che hanno superato gli 80.000 della Cina, e lo stesso vale per il numero dei morti, ben oltre i 3.200 degli oltre 7.000 complessivi. In questo scenario l’Europa, che è il nuovo epicentro, chiude da oggi a mezzogiorno le frontiere esterne dell’Unione. “Questa è una crisi sanitaria che segna la nostra epoca“, ha sottolineato l’Oms, avvertendo che la lotta contro questa “malattia grave, che uccide anche giovani e bambini, richiederà mesi“.
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