V-Day, vaccinate le prime persone in Italia. Conte: “La data resterà impressa per sempre”

V-Day, vaccinate le prime persone in Italia. Conte: “La data resterà impressa per sempre”

Al via il V-day. Dal 27 dicembre iniziano le somministrazioni del vaccino contro il Covid nel nostro Paese.

ROMA – V-day. Il 27 dicembre sono state somministrate in Italia le prime dosi del vaccino contro il Covid. La prima giornata di vaccinazioni a livello europeo. Un primo giorno simbolico in tutta Europa per poi iniziare con la somministrazione di massa tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.

Le dosi a disposizioni del nostro Paese per questa prima fase sono 9.750, ma nei prossimi giorni dovrebbero partire dal Belgio poco più di 400mila fiale per entrare nel vivo della vaccinazione di medici e infermieri e, in alcune regioni, anche degli anziani ospiti delle Rsa.

Chi sono prime persone ad aver ricevuto il vaccino contro il Covid in Italia

I primi ad essere vaccinati sono stati la professoressa Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e Omar Altobelli, un operatore sociosanitario. Tra i primi vaccinati ci sono anche le infettivologhe Alessandra Vergori e Alessandra D’Abramo.

Le prime vaccinazioni sono state somministrate intorno alle ore 7.20 del mattino del 27 dicembre presso l’Istituto Spallanzani di Roma. Proprio dallo Spallanzani era iniziata l’emergenza coronavirus, con il ricovero degli ormai famigerati pazienti cinesi. Un storia drammatica iniziata undici mesi prima della somministrazione della prima dose del vaccino contro il Covid.

Vaccinarsi è un atto d’amore e di responsabilità nei confronti della collettività“, aveva dichiarato nei giorni scorsi la Alivernini, infermiera romana di 29 anni.

Conte, “L’Italia si risveglia”

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha salutato l’inizio della vaccinazione contro il Covid con un messaggio sul proprio profilo Twitter.

“Oggi l’Italia si risveglia. E’ il #VaccineDay. Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus”.

Il V-day

È finalmente finita la grande attesa per il V-day. Le dosi sono arrivate in Italia il giorno di Natale e nel pomeriggio del 26 dicembre le prime dosi arrivate nel nostro Paese sono state trasferite in ogni regione per iniziare la somministrazione.

Un primo passo verso quella campagna di massa attesa per a gennaio. Si inizia, come previsto dal piano vaccini, con gli operatori sanitari e gli anziani. Da marzo si passerà a tutte le altre categorie a rischio e agli italiani. La somministrazione, secondo il piano definito dal commissario Arcuri e dal ministro Speranza, dovrebbe essere completata tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, ma i primi risultati della vaccinazione potrebbero aversi già al termine del primo trimestre.

Il V-Day rappresenta un giorno dal grande valore simbolico. Una reazione a livello europeo contro la pandemia.

Vaccino coronavirus

Arcuri: “Un giorno simbolico”

Ad accogliere le prime dosi allo Spallanzani anche il commissario Arcuri. L’amministratore delegato di Invitalia ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RaiNews24:Nelle prossime settimane proseguiremo con la campagna di vaccinazione per portare il Paese, nei tempi previsti, fuori dalla pandemia. Il V-day sarà un giorno simbolico molto emozionante e partecipato. Siamo certi che tutti i cittadini comprenderanno l’importanza di questo appuntamento”.

Dalla settimana che inizia il 28 dicembre si dovrebbe procedere con la vaccinazione di massa a regime, con l’Italia che dovrebbe ricevere 470.000 dosi ogni settimana.

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