Che cos’è e cosa comporta la crisi di governo: tutte le fasi della caduta di un esecutivo, dallo scioglimento delle Camere alle nuove elezioni.
Tutti ne parlano e tutti la temono, ma che cos’è la crisi di governo cosa comporta in pochi lo sanno con esattezza. Proviamo allora a fare luce su questo argomento particolarmente delicato e a suo modo oscuro.
Che cos’è la crisi di governo
Esistono due tipi di crisi di governo. La prima è di tipo parlamentare e si verifica nel caso in cui la maggioranza non ottiene la fiducia in Aula o viene sfiduciata. Il secondo tipo di crisi di governo è extra-parlamentare e avviene quando una delle forze di maggioranza non sostiene più il suo governo. Come nel caso di Lega e MoVimento Cinque Stelle.
Cosa succede dopo la crisi di governo
Preso atto della crisi di governo, il presidente del Consiglio sale al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica. Il premier può rassegnare le proprie dimissioni oppure rimettere la decisione nelle mani del capo dello Stato, che avvia le consultazioni con i presidenti delle Camere e i leader delle varie forze politiche.
Lo scioglimento delle Camere
È lo stesso capo dello Stato che a questo punto firma il decreto con il quale stabilisce lo scioglimento delle Camere, passaggio che avviene nel momento in cui il Presidente constata che non esiste una maggioranza di governo e che non esiste una nuova maggioranza di governo che possa nascere senza passare per il voto.
Cosa comporta la crisi di governo
Nella sua ultima fase la crisi di governo comporta la caduta della maggioranza. Dopo lo scioglimento delle Camere i vertici del governo ormai decaduto si riuniscono in un Consiglio dei Ministri per stabilire la data delle nuove elezioni. La proposta viene sottoposta al Presidente della Repubblica chiamato a firmare il decreto.