Il commento del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, su Donald Trump nel giorno dell’insediamento ufficiale a presidente Usa.
Donald Trump inizia ufficialmente in queste ore il suo mandato da 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Ma cosa cambierà per l’Europa e per l’Italia? A fare un quadro della situazione con vista al futuro è stato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato per Il Foglio. Diversi gli spunti da parte del politico.
Crosetto e Trump alla Casa Bianca
“Intanto non è che possiamo parlare di Trump, dobbiamo parlare di rapporti con gli Stati Uniti”, ha voluto subito precisare Guido Crosetto nel corso dell’intervista a Il Foglio nel giorno dell’insediamento ufficiale di Trump come 47esimo presidente Usa.
“I rapporti non cambiano a seconda del presidente in carica. Gli Stati abbiamo gli stessi nemici, che le cose che abbiamo deciso di fare insieme le facciamo insieme e non le faccio solo io. E il primo punto, certo, è la Nato”.
I cambiamenti per Italia e Ue
Secondo il Ministro della Difesa con l’era Trump “cambierà il modo in cui si intenderà il concetto di difenderci tutti insieme”. E ancora: “La difesa comune è un concetto nobile, certo, ma non significa che gli Stati Uniti difenderanno tutti a prescindere da quello che faranno i suoi alleati. Non più. Ci sono degli accordi. Degli obblighi. E quegli obblighi ora, con Trump, varranno di più. Lui non farà sconti, non farà finta di non vedere”.
Sul ruolo che giocherà la Meloni nei rapporti con Trump e l’importanza dell’Italia: “[…] L’Italia ora ha il ministro dell’Economia che vince il premio come il miglior ministro dell’Economia d’Europa ed ha uno dei premier più considerati e autorevoli in Ue e nel mondo”. Crosetto ha poi aggiunto che si può fare ancora di meglio e questo è l’obiettivo dell’attuale Governo per i prossimi anni.
Focus sull’Europa
Crosetto ha poi sottolineato la posizione dell’Europa rispetto all’America e alle altre potenze. “L’Europa non è più un problema per nessuno“, ha detto amaramente il Ministro della Difesa. “Purtroppo, non è più un competitor industriale perché si è quasi autodistrutta. Non è un competitor economico perché anche lì si è indebolita e relegata a un ruolo comprimario sia nella finanza che nei valori azionari”.
Lo stesso discorso vale sul settore delle energie e delle materie prime “perché non ne abbiamo e siamo totalmente dipendenti da altre nazioni, in primis la Cina […]”.
Su Elon Musk
Se si parla di indebolimento dell’Europa, in questo senso, spicca anche un passaggio su Elon Musk. “Musk non influenzerà Trump. Il lavoro principale che farà Musk, e voglio vedere come lo farà, sarà quello che gli ha affidato Trump, cioè di incidere sulla spesa statale americana”.
