Cosa fare se si ha una banconota danneggiata nel portafoglio

Cosa fare se si ha una banconota danneggiata nel portafoglio

Può capitare di rompere o macchiare per sbaglio una banconota: cosa fare? Ecco le indicazioni della Banca d’Italia, che svela anche che fine fanno gli euro logori.

Può capitare di rompere o macchiare per sbaglio una banconota, oppure di ritrovarsene una nel portafoglio rovinata dal passare del tempo. Cosa fare? Bandito lo scotch o qualsiasi tipo di collante. La Banca d’Italia consiglia di chiederne il cambio ai suoi sportelli e svela cosa viene fatto degli euro ritirati.

Quando una banconota si può definire danneggiata o mutilata

Utilizzate ogni giorno da più di 347 milioni di cittadini europei in 20 Paesi, le banconote in euro sono realizzate in carta di puro cotone. Questo le rende fatalmente soggette al logoramento dovuto allo scorrere del tempo e all’uso continuo, oltre ad esporle a fattori come umidità, fuoco, agenti chimici e lacerazioni, che potrebbero accidentalmente (o volontariamente) danneggiarle.

La Banca d’Italia è impegnata quindi in una continua sostituzione di banconote rovinate con soldi nuovi di Zecca, ma queste devono rispondere a dei requisiti. Secondo quanto indicato sul sito ufficiale, infatti, si parla di banconota danneggiata quando essa è sporca, macchiata o scolorita, mentre si dice mutilata quando le manca una parte.

Ora, per poter essere cambiate, le banconote devono essere state sciupate in modo accidentale e, in caso siano mutilate, devono comunque essere integre per più del 50% oppure si deve poter provare l’involontarietà del danno. Inoltre, se i fogli risultano molto macchiati, da inchiostro viola, verde, blu, rosso o nero, e in modo particolare sui bordi, queste saranno soggetto di indagini, in quanto probabilmente rubate e sporcate dai dispositivi antirapina degli ATM.

Cosa fare se si è in possesso di banconote rovinate

Fatte queste precisazioni dunque, possiamo dire che se si ha nel portafoglio una banconota logora, danneggiata o mutilata, è possibile recarsi ad uno sportello della Banca d’Italia per chiederne la sostituzione. Qui, l’euro cartaceo viene esaminato e immediatamente scambiato con una banconota valida, qualora presenti i requisiti che abbiamo elencato sopra.

Se invece gli esaminatori hanno dubbi sulla rimborsabilità, inviano la banconota all’Amministrazione Centrale, dove una Commissione d’esperti avrà l’ultima parola. Molta attenzione è riservata alla volontarietà o meno del danno: in linea di massima, se i soldi sono stati rovinati intenzionalmente, non possono essere sostituiti, a meno che il possessore non dimostri la sua buona fede o la mutilazione sia minima.

La sostituzione è gratuita, tranne nei casi i soldi siano stati macchiati dai dispositivi antirapina: qui, è richiesto il pagamento di una commissione.

Cosa succede alle banconote ritirate dalla Banca d’Italia

Gli euro trattenuti dagli sportelli della Banca d’Italia perchè giudicati logori, danneggiati e mutilati, vengono distrutti. Prima, lo smaltimento avveniva nelle normali discariche, mentre oggi, in ottica green, le banconote vengono bruciate da impianti di termovalorizzazione.

Una piccola parte di queste viene triturata ed impiegata per realizzare le “bricchette”, ossia piccoli cilindri che vengono donati come omaggio negli eventi istituzionali dell’Unione Europea. Come riportato da Today.it, però, sono attivi progetti che vedono altri utilizzi sostenibili delle banconote non più utilizzabili: l’Università Federico II di Napoli sta lavorando per inserirle in mattoni ed intonaci a base di calce, al fine di renderli più resistenti.