Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma del Csm. Andiamo a vedere nei dettagli cosa prevede.
ROMA – Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma del Csm. Il provvedimento ha come primo obiettivo quello di fermare le porte girevoli tra magistratura e politica. Si tratta, quindi, di una misura molto breve e che proverà a riformare un Csm alle prese con diversi problemi al suo interno.
E’ semplicemente un primo passo che presto potrebbe vedere delle modifiche più importanti per quanto riguarda il Consiglio superiore di magistratura. Vedremo, quindi, cosa succederà in futuro per un passaggio fondamentale delle nostre istituzioni.
Cosa prevede il decreto
Nel comunicato stampa pubblicato su Palazzo Chigi è precisato che “su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, il Consiglio dei ministri ha deciso di apportare alcune modifiche al disegno di legge sull’ordinamento giudiziario e sulla composizione del Consiglio superiore della magistratura (CSM), già indicato in Parlamento“.
Si tratta, come detto, di un passaggio obbligato per mettere definitivamente fine a dei problemi che ormai vanno avanti da tempo e che soprattutto non hanno ancora trovato una soluzione definitiva. La discussione ora si sposta in Parlamento dove si definirà questo provvedimento.
Cartabia: “La riforma del Csm era ineludibile per la scadenza a luglio del Consiglio”
In conferenza stampa la ministra Cartabia, riportata dall’Ansa, ha sottolineato come “la riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM era ineludibile per la scadenza a luglio del Consiglio ora in carica. In più per accompagnare la magistratura in un percorso di recupero della piena fiducia e credibilità“.
Si tratta, come detto in precedenza, di un passaggio fondamentale per cercare di cambiare passo dopo mesi sicuramente complicati per il Consiglio superiore della magistratura. E la speranza resta quella di non dover registrare più gli stessi problemi avuti in questo ultimo periodo”.