Un indice specifico, utilizzato in prestiti e finanziamenti
Cosa significa e come si calcola il TAN? E’ un indice di interesse che indica il nudo costo del denaro preso a prestito.
Quando si utilizza il TAN?
Nel momento in cui un soggetto finanziario chieda un prestito o un finanziamento a una qualsiasi società finanziaria, viene adoperato il TAN.
Si tratta del tasso di interesse puro applicato al finanziamento ovvero al capitale preso a prestito.
Cosa significa e come si calcola il TAN
Al momento di concedere un prestito, qualsiasi società bancaria applica degli interessi sul capitale imprestato. Tali interessi vengono imposti a scadenze variabili, a seconda della struttura del prestito o del finanziamento prescelto. Può essere applicato a livello bimestrale, trimestrale, semestrale. Il tipo di piano di ammortamento prevede anche la possibilità che il TAN sia più elevato per le prime rate e più basso – quasi nullo – per le ultime. Questo è detto piano di ammortamento alla francese e calcola gli interessi sul capitale residuo, non sul capitale totale.
Il Tasso Annuo Nominale si calcola in maniera molto semplice: moltiplicando il tasso effettivo periodale per il numero di periodi in cui il piano di ammortamento ripartisce l’anno.
Ad esempio, se la restituzione del prestito prevedesse ogni trimestre il 3% di interesse sul capitale, il TAN ammonterebbe al 12% della somma concessa in credito. Se il piano di ammortamento prevedesse il 6% a trimestre, il TAN ammonterebbe al 18%.
Il TAN è una delle voci che contribuiscono a determinare il TAEG. Quest’ultimo rappresenta il tasso di interesse complessivo di un finanziamento e, oltre al TAG, comprende anche le spese accessorie ma amministrativamente necessarie all’apertura di un finanziamento o di un prestito.
Un cliente che voglia rendersi conto di quale siano i costi bancari e amministrativi che andrà a sostenere per ottenere un finanziamento non dovrà far altro che sottrarre il TAN al TAEG.