Cos’è la PEC, come funziona, per cosa si usa e quanto costa. Le informazioni utili sulla Posta Elettronica Certificata.
Dal 1 ottobre 2020, oltre che con lo SPID, gli italiani hanno iniziato a fare i conti con la PEC, ossia la Posta Elettronica Certificata, diventata obbligatoria alla luce delle indicazioni contenute nel decreto Semplificazioni.
Cos’è la PEC
La PEC, Posta Elettronica Certificata, è una posta elettronica ma con valore legale. Di fatto si tratta di una sorta di raccomandata con ricevuta di ritorno. Con la PEC si ha la garanzia che il contenuto inviato non può essere modificato in un secondo momento. Un elemento fondamentale alla luce del fatto che parliamo di una mail con valore legale.
A cosa serve?
Si tratta di uno strumento che può rilevarsi decisamente utile, una volta che l’utente avrà preso confidenza con l’interfaccia e il resto. La PEC può infatti snellire la burocrazia per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, ma può anche servire per disdire un abbonamento, ad esempio.
Quanto costa la Pec?
Tra i vantaggi c’è il fatto che la Posta Elettronica Certificata costa meno della raccomandata con ricevuta di ritorno. Si paga una volta l’anno e la tariffa per i dodici mesi parte più o meno dai cinque euro. Ovviamente il costo non è fisso ma dipende dal fornitore scelto dall’utente.
L’obbligo per le aziende
Stando a quanto disposto dal decreto Semplificazioni, dal 1 ottobre le imprese già costituite in forma societaria devono comunicare al registro delle imprese il proprio domicilio digitale. Evidentemente il domicilio digitale di cui sopra è proprio la PEC. Le società non in regola rischiano una sanzione dai 206 ai 2064 euro, mentre le imprese individuali la sanzione va dai 30 ai 1.548 euro. Inoltre la Camera di Commercio provvederà ad assegnare un domicilio digitale alle realtà sprovviste.